Il decreto lavoro cambia l’assegno unico. Vediamo insieme gli aumenti e date dei pagamenti di maggio.
Aumenti assegno unico
L’INPS informa che l’importo minimo previsto per ciascun figlio minore è di 54,10 euro (in assenza di maggiorazioni e con Isee pari o superiore a 43.240 euro) e l’importo massimo raggiunge 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro.
L’Osservatorio statistico riporta i numeri dei beneficiari:
- 977.308 le famiglie nel periodo gennaio marzo
- 418.541 i figli a cui viene destinato l’assegno unico universale
- 320 mila le famiglie che ogni mese percepiscono anche il Reddito di cittadinanza.
Assegno unico: i pagamenti di maggio
Dal 10 al 20 maggio 2023 sono previsti i pagamenti dell’assegno unico (la condizione affinché siano rispettate le date indicate è che l’assegno unico non abbia subito variazioni rispetto al mese precedente.
Dal 20 al 30 maggio 2023 sono previsti i pagamenti relativi a nuove richieste di assegno unico e ad importi diversi da quelli del mese precedente.
Cosa cambia con il decreto lavoro
Il 4 maggio 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.103, il decreto lavoro che prevede una maggiorazione dell’importo dell’assegno unico universale. Tale aumento, fino ad ora era stato riconosciuto solo alle famiglie in cui entrambi i genitori risultano occupati e titolari di reddito da lavoro. Dal 30 giugno 2023 la maggiorazione di 30 euro verrà riconosciuta anche ai nuclei familiari con un solo genitore vedovo e lavoratore.
Assegno unico universale: che cos’è
L’assegno unico universale è un sostegno economico destinato a nuclei familiari con figli a carico ed attribuito dal settimo mese di gravidanza e fino al ventunesimo anno di età. La somma corrisposta dipende dall’Isee e dall’età dei figli a carico. Si definisce “unico” ed “universale” perché riunisce una serie di misure a sostegno delle famiglie e viene attribuito universalmente alle famiglie residenti in Italia e con figli a carico.
Tale sostegno è stato introdotto dal Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n.230 e le somme sono state erogate la prima volta, da marzo 2023.
Assegno unico universale: a chi spetta
L’assegno unico universale spetta a tutte le famiglie a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori e non ha limiti di reddito.
Nello specifico:
- per ciascun figlio minorenne a carico e per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza
- per ogni figlio disabile
- per ogni figlio maggiorenne a carico (fino a 21 anni) che rientri in una delle seguenti condizioni:
- svolga servizio civile
- risulti disoccupato
- svolga un tirocinio o abbia un reddito inferiore a 8.000 euro annui
- frequenti una scuola o istituto per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore oppure un percorso di formazione professionale oppure un corso di laurea.
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