Il Bonus di 2.500 euro, noto come “Bonus patenti autotrasporto” è destinato ai cittadini che intendono conseguire patenti valide per mezzi destinati all’autotrasporto di persone e merci: C/C1/CE/C1E/D1/DE/D1E e CQC (Carta di Qualificazione del Conducente).
Tale bonus, la cui erogazione avverrà sotto forma di voucher per un importo massimo di 2.500 euro, sarà valido fino al 31 dicembre 2026. La richiesta può essere fatta solo una volta ed il voucher va adoperato entro sessanta giorni dalla sua emissione.
Per conoscere i dettagli, continua a leggere l’articolo.
Bonus patente: come funziona
In pratica si tratta di un rimborso sulle spese sostenute per conseguire la patente e la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) che consentono di svolgere l’attività di autotrasportatore.
Il Bonus patente è finanziato dal fondo “Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto” che, destina fino al 2026, 5,4 milioni di euro.
Sarà erogato sotto forma di rimborso e non potrà superare l’80% delle spese finalizzate all’ottenimento dell’abilitazione professionale CQC per un valore massimo di 2.500 euro.
Bonus patenti autotrasporto: come richiederlo e a chi spetta
La domanda per usufruire del bonus patenti autotrasporto può essere fatta attraverso il sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasposti.
L’area preposta è disponibile per le autoscuole dallo scorso 6 febbraio e dal 13 febbraio anche per l’utenza che deve avere un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni.
La registrazione in piattaforma richiede l’uso dello Spid, della Cie (carta d’identità elettronica) o della Cns (Carta nazionale dei servizi).
In una fase successiva, il Ministero provvederà ad emettere i voucher nell’area riservata.
Il Bonus patente può essere richiesto anche da chi percepisce il Reddito di Cittadinanza o NASpI.
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