La cessione del quinto è una particolare forma di finanziamento che prevede la restituzione dell’importo erogato attraverso una trattenuta mensile sullo stipendio o sulla pensione che non può mai superare il quinto del suo valore.
Ma l’approvazione è sempre garantita? La risposta è no quando non sussistono determinate condizioni. Scopriamole insieme.
Principali motivi di rifiuto di cessione del quinto dello stipendio
La richiesta di cessione del quinto dello stipendio può essere respinta per le seguenti ragioni:
- diniego dell’assicurazione che non valuta positivamente l’azienda dove lavora il richiedente, a causa di bilancio negativo, ritardi nel pagamento delle quote di altre cessioni, patrimonio netto in passivo, etc.
- azienda troppo piccola. Di solito, le assicurazioni valutano negativamente le aziende formate da meno di 16 dipendenti
- assunzione recente
- stato di salute del richiedente
- pensionamento imminente
- società giovani. L’azienda, infatti, dev’essere costituita da almeno 24 mesi e deve aver depositato i primi due bilanci
- contratti di apprendistato e contratto part-time verticale
- reddito mensile adeguato
- decisione del datore di lavoro anche se per legge è un diritto del dipendente giovarsene
Principali motivi di rifiuto di cessione del quinto della pensione
La richiesta di cessione del quinto della pensione può essere rifiutata per le ragioni di seguito riportate:
- reddito minimo insufficiente. Per l’INPS, infatti, escluso l’importo della rata, il pensionato deve avere un reddito minimo di sussistenza
- stato di salute del richiedente
- età anagrafica
- tipo di pensione
- residenza non in Italia
Grazie alle sue caratteristiche, la cessione del quinto rimane una tipologia di prestito molto scelta da dipendenti e pensionati.
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