In uno scenario economico e sociale caratterizzato dall’incertezza, è opportuno tutelare preventivamente i propri beni dai creditori.
Come fare allora a rendere impignorabile la casa servendosi degli strumenti giuridici leciti?
La prima considerazione è che occorre agire prima che il creditore iscriva ipoteca visto che, a posteriori, qualsiasi atto di cessione del bene è inopponibile al creditore che ha facoltà di pignorare l’immobile anche in capo al nuovo proprietario.
Nel caso in cui si agisca prima dell’ipoteca ma successivamente al debito, il creditore può attuare un’azione revocatoria (entro cinque anni) rendendo inefficace l’atto compiuto dal debitore.
Ad esempio, se un soggetto richiede un prestito personale ed il giorno successivo intesta la casa al figlio, tale donazione potrebbe essere impugnata dalla finanziaria creditrice. Per questa ragione, per evitare di rendere revocabile l’atto, è opportuno compierlo precedentemente alla stipula del contratto di finanziamento.
L’intestazione dell’immobile ad un’altra persona, rimane il modo migliore per renderlo impignorabile. Un’ipotesi frequente, infatti, è quella delle coppie in separazione dei beni che scelgono di spostare la proprietà immobiliare in capo al coniuge che non è soggetto ai rischi debitori.
In questo caso occorre considerare che:
- se la coppia è in comunione dei beni, deve optare per la separazione di questi ultimi. In caso contrario, la casa rimane pignorabile per il 50%
- la donazione va eseguita prima di contrarre il debito
- è opportuno scrivere un accordo, anche privato, specificando che la donazione è solo simulatoria in modo da scongiurare l’eventuale rivalsa del coniuge sul bene, in caso di separazione.
Azione revocatoria
Le condizioni per cui l’azione revocatoria possa andare in porto sono:
- il debito dev’essere stato contratto prima dell’atto di cessione del bene
- il patrimonio del debitore, dopo la cessione del bene, dev’essere insufficiente rispetto alla richiesta del creditore
- l’azione revocatoria deve avvenire entro cinque anni dall’atto.
In caso di vendita dell’immobile, deve sussistere un’ulteriore condizione: l’acquirente dev’essere informato del danno che l’acquisto arreca al creditore.
Come tutelarsi dai debiti col fisco
Trust
Il trust è costoso e consigliabile solo in caso di patrimoni importanti. Si tratta della cessione della proprietà del bene ad un soggetto fiduciario che deve gestirlo temporaneamente per poi trasferirlo al cedente impedendo al creditore di pignorare.
Anche questo istituto è revocabile nei cinque anni dal suo compimento.
Come tutelarsi dai debiti col fisco
Quando il creditore è il fisco, ed in particolare l’Agenzia Entrate Riscossione è più facile rendere impignorabile la casa prima di tutto perché la legge vieta di pignorare la prima casa (non dev’essere di lusso, adibita a residenza del debitore e dev’essere classificata come civile abitazione) quando il debito fa riferimento a cartelle esattoriali.
In questo caso, è sufficiente che il debitore non risulti intestatario di altri immobili, compresi terreni.
Se, in caso contrario, il debitore è proprietario di altri immobili, il debito col fisco non deve raggiungere i 120 mila euro.
Si fa presente che l’Agenzia Entrate Riscossione non può rifiutare pagamenti parziali, pur non concedendo rateazioni o riduzioni del debito totale.
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