Aumenta l’identità di congedo parentale dal 30% all’80%. Vediamo in quali casi spetta e da quando parte.
Congedo parentale
L’aumento dell’indennità di congedo parentale è contenuto nell’articolo 1, comma 359, legge del 29 dicembre 2022, n.197 e fa riferimento ad un incremento che va dal 30% fino all’80% della retribuzione per una singola mensilità entro i sei anni di vita del figlio.
Tale aumento interessa i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che terminano il congedo di maternità o di paternità (dopo il 31 dicembre 2022).
Una circolare INPS dello scorso 15 maggio descrive le istruzioni, sia amministrative che operative, relative esclusivamente al settore privato.
Aumento indennità congedo parentale: chi sono i destinatari
Aumento indennità congedo parentale: chi sono i destinatari
L’aumento fa riferimento solo ai lavoratori dipendenti. Restano quindi escluse tutte le altre categorie di lavoratori, come gli autonomi. In pratica, un genitore è un dipendente e l’altro genitore è un lavoratore autonomo, l’indennizzo spetta solo al genitore lavoratore dipendente.
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Indennità congedo parentale: che aumento è previsto
La legge di Bilancio 2023 prevede l’aumento dal 30% all’80% della retribuzione di un mese dei tre che spettano a ciascun genitore.
Le condizioni da rispettare sono le seguenti:
- la mensilità indennizzata all’80% della retribuzione dev’essere erogata entro i sei anni di vita del figlio oppure entro i sei anni di adozione o di affidamento del minore
- la mensilità indennizzata all’80% non può essere trasferita da un genitore all’altro
- la mensilità indennizzata all’80% può essere ripartita tra i due genitori o fruita da un solo genitore.
Aumento indennità congedo parentale: decorrenza
La norma include solo i genitori che terminano il congedo di maternità o di paternità dopo il 31 dicembre 2022. Sono esclusi tutti i genitori che hanno concluso la fruizione del congedo al 31 dicembre 2022.
Il mese di congedo indennizzato all’80% spetta anche se uno dei due genitori, nel 2023, fruisca di almeno un giorno di congedo.
Si ricorda che l’incremento è previsto esclusivamente per i lavoratori dipendenti.
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