Tutto quello che c’è da sapere per valutare facilmente pro e contro del prodotto finanziario più scelto da chi richiede liquidità.
Assicurare ai clienti un’informazione corretta, chiara ed esauriente relativa alle principali caratteristiche dei prodotti finanziari disponibili ed alla loro confrontabilità, costituisce una priorità assoluta.
Troppo spesso, infatti, i documenti elaborati dagli intermediari e dagli operatori del credito sono ancora troppo difficili da leggere e da comprendere.
Tutte le fasi del rapporto tra consulente e cliente richiedono trasparenza e chiarezza: dalla fase precontrattuale, alla stipula del contratto, fino ad arrivare alla fase post-contrattuale.
La cultura finanziaria unita alla tutela del consumatore e ad una maggiore trasparenza, aumentano lo sviluppo dei mercati finanziari incrementando il grado di fiducia che le persone ripongono nel sistema creditizio.
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Prestito personale: cos’è?
Il prestito personale è una tipologia di finanziamento dedicato ai consumatori. Può essere erogato da una banca o da una finanziaria e rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati, vale a dire non vincolati all’acquisto di un bene o di un servizio.
Attraverso il prestito personale, un privato riceve un determinato importo che si impegna a restituire a rate entro un certo periodo di tempo. All’importo richiesto, vengono applicati interessi fissi o variabili ed il pagamento di oneri/costi tra cui spese di istruttoria, incasso rata, estinzione anticipata, spese assicurative eventuali.
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Quali sono i requisiti per ottenere un prestito personale?
Nell’ambito di direttive generali e norme stabilite dalla Banca d’Italia ciascuna banca adopera dei criteri specifici per valutare una richiesta di prestito personale.
In termini generali, tutti coloro che hanno compiuto 18 anni, che possiedono capacità di rimborso e risultano affidabili nei pagamenti possono richiedere un finanziamento e vederselo accordare. Il limite massimo d’età, invece, è a discrezione dell’istituto di credito.
Viene da sé, che la capacità di rimborso va dimostrata attraverso una documentazione reddituale ad hoc:
- busta paga per i lavoratori dipendenti
- modello Unico e ricevuta telematica per lavoratore autonomo
- Modello OBIS M o dichiarazione dei redditi per pensionati
Il cosiddetto merito creditizio dipende anche da:
- non avere tardato il pagamento delle rate di precedenti finanziamenti (non risultare cattivi pagatori)
- non essere stati protestati
- non richiedere importi sproporzionati rispetto alle proprie possibilità di restituzione
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Perché un prestito personale può essere rifiutato?
La richiesta di prestito personale può essere respinta quando dalla documentazione presentata si evince che la capacità di rimborso del cliente è insufficiente.
Succede quando:
- sono presenti altri finanziamenti ed aggiungerne un altro comporterebbe un impegno insostenibile per il richiedente
- il richiedente risulta protestato o cattivo pagatore (presenza di segnalazioni negative nei Sistemi di Informazione Creditizia – SIC)
- il reddito è insufficiente rispetto alla somma richiesta
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Che cos’è il TAEG?
Il TAEG è il Tasso Annuo Effettivo Globale e rappresenta il costo effettivo del prestito che il consumatore deve rimborsare alla banca che eroga il finanziamento, espresso in termini percentuali. E’, in altri termini, l’indicatore di costo annuo che comprende interessi, costi e oneri accessori. Si tratta del valore più importante perché consente di mettere a confronto le svariate offerte di finanziamento presenti sul mercato del credito, a parità di importo e durata.
Bisogna quindi fare attenzione a non lasciarsi influenzare dalla convenienza del TAN (Tasso Annuo Nominale) che non comprende le spese.
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Che succede se non si pagano uno o più rate?
Quando si ritarda o si omette il pagamento della rata, si verificano conseguenze importanti che, in alcuni casi, compromettono la reputazione creditizia del cliente.
A seconda delle circostanze, gli interessi dovuti possono essere soggetti all’applicazione di una mora e l’intestatario del finanziamento può essere segnalato agli enti che tutelano il credito come SIC, Centrale Rischi e banche dati.
Quando l’intestatario del prestito prevede di non riuscire a rispettare i termini di pagamento delle rate previsti, è bene che si rivolga alla banca per valutare soluzioni alternative. Molte banche posseggono modalità in grado di sostenere le esigenze dei clienti come saltare la rata o variare il suo importo.
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Si può estinguere in anticipo un prestito personale?
Si può sempre estinguere in anticipo un prestito personale sia parzialmente che totalmente. Il consumatore che decide di esercitare questo diritto deve rimborsare alla banca il capitale residuo, gli interessi maturati e qualsiasi altro importo di cui la banca risultasse in credito.
E’ previsto un indennizzo a carico del cliente che ammonta all’1% dell’importo rimborsato in anticipo (se il residuo del contratto è superiore a un anno); allo 0,5% se il residuo è pari o inferiore ad un anno.
Non è dovuto indennizzo se la somma rimborsata in anticipo corrisponde a tutto il debito residuo ed è pari o inferiore a 10.000 euro.
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Cosa deve contenere un contratto di prestito personale?
Il contratto di prestito personale deve sempre contenere:
- somma erogata e modalità di erogazione
- TAN
- TAEG
- Costi e commissioni
- Numero delle rate e scadenza
- Eventuali garanzie e assicurazioni richieste
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