La nuova tessera sanitaria, autorizzata dal ministero, non prevede l’utilizzo del microchip a causa della carenza di semiconduttori. Vediamo insieme tutte le novità.
Il Ministero dell’Economia, insieme al Ministero della salute e al Dipartimento per la trasformazione digitale, ha autorizzato il ripristino della tessera sanitaria semplificata.
In realtà, il decreto che risale allo scorso maggio era passato quasi inosservato fino a quando le Asl non hanno chiesto chiarimenti in merito.
Per semplificata s’intende la tessera senza il microchip che consente di utilizzarla anche come Carta Nazionale dei Servizi per l’autenticazione online e per la firma elettronica avanzata nell’ambito dei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni.
La scelta si è resa necessaria per la carenza di materiali utili alla realizzazione di microchip dovuta alla crisi internazionale.
E’ bene precisare che non tutte le nuove tessere ne saranno sprovviste, ma già dallo scorso giugno alcuni cittadini hanno ricevuto dall’Agenzia delle Entrate la card nella sua vecchia versione.
La tessera priva di microchip sarà valida come codice fiscale e come Team, tessera europea di assenza malattia e potrà essere adoperata per il ritiro di farmaci, prenotare esami ed eseguire visite specialistiche.
I servizi digitali rimarranno usufruibili attraverso la vecchia scheda con il microchip fino al 31 dicembre 2023.
Per adoperarla, prima della scadenza, i cittadini dovranno allungare la durata del certificato di autentificazione collegandosi al portale del Sistema tessera sanitaria del Mef. Per compiere tale operazione bisogna essere in possesso del codice pin ricevuto insieme alla vecchia tessera.
Carta Nazionale dei Servizi: che cos’è
La Carta Nazionale dei Servizi (CNS) permette sia ai cittadini che alle imprese di autenticare la propria identità digitale perché contiene il certificato digitale di autentificazione personale e la firma digitale del titolare.
Ai nascituri viene inviata automaticamente a seguito dell’attribuzione del Codice Fiscale da parte dei Comuni.
Agli imprenditori (che possono richiederla presso la propria Camera di Commercio oppure presso altre Pubbliche Amministrazioni accreditate) è molto utile perché consente l’accesso al Cassetto Digitale dell’Imprenditore.
La Carta Nazionale dei Servizi permette al legale rappresentante dell’azienda di consultare gratuitamente numerose informazioni presenti nel Registro delle Imprese come:
- visura ordinaria e storica
- statuto
- bilanci
- situazione dei pagamenti del diritto annuale.
Carta Nazionale dei Servizi: modalità di accesso
Per ottenere la CNS bisogna andare di persona presso la propria Camera di Commercio (il dispositivo si può richiedere anche presso enti certificatori accreditati, poste italiane, uffici pubblici, etc.) con un documento d’identità valido. Inoltrata la richiesta, l’ente invia al proprio indirizzo di posta elettronica, il kit composto da Certificato e Firma Digitale.
Firma digitale: che cos’è
La firma digitale corrisponde alla firma autografa su carta ed ha analogo valore legale.
Ha la funzione di garantire integrità, autenticità e validità di un documento. Attraverso la firma digitale si può sottoscrivere un documento, assicurarne la provenienza e garantire l’inalterabilità delle informazioni che esso contiene.
Possono adoperarla tutte le persone fisiche, quali cittadini, dipendenti di società e pubbliche amministrazioni. Si adopera per firmare contratti, fatture, comunicazioni con la Pubblica Amministrazione, ordini di acquisto, bilanci, etc.
La firma digitale consente di verificare la validità dei documenti ricevuti ed è sempre obbligatoria quando la fattura elettronica viene inviata ad un ente pubblico o pubblica amministrazione.
Differenza tra firma elettronica e firma digitale
La firma elettronica è una procedura informatica che raggruppa strutture legali e tecniche attraverso cui è possibile una valida autenticazione.
Per avere valore legale i fornitori delle firme elettroniche devono garantire rigide norme e certificazioni.
Le firme elettroniche sono vincolanti esattamente quanto una normale firma cartacea e sono riconosciute dalla legge dell’Unione Europea tramite la regolamentazione eIDAS.
La firma elettronica semplifica la vita dei cittadini e delle imprese accelerando e snellendo tanti passaggi e dematerializzando i processi a favore della loro digitalizzazione.
Esistono diversi tipi di firme elettroniche:
- firma elettronica semplice o FES che non ha validità giuridica
- firma elettronica avanzata o FEA che può esser utilizzata per sottoscrivere alcuni contratti e scritture private
- firma elettronica qualificata o FEQ che assume la stessa validità giuridica della firma autografa su contratti e scritture private di qualsiasi tipo, con piena validità legale
- firma digitale.
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