Per ridurre le tasse sui redditi, in molti si chiedono se sia ancora necessario consegnare al CAF gli scontrini delle farmacie. Vediamo insieme come ci si deve comportare.
Siamo nel pieno della campagna della dichiarazione dei redditi ed i contribuenti sono impegnati a raccogliere la documentazione relativa alle spese detraibili, nella quale rientrano gli acquisti in farmacia. Tali spese, infatti, insieme alle visite specialistiche, agli interventi chirurgici, alle analisi di laboratorio ed all’acquisto di dispositivi medici, riescono a limitare le tasse sui redditi.
Nella maggioranza dei casi, occorre che i pagamenti siano effettuati in modo tracciabile quindi mediante bancomat/carta di credito o attraverso un bonifico.
In altri termini, pagare in contanti non permette di ottenere detrazioni.
Consegnare gli scontrini della farmacia al CAF è obbligatorio?
Quando ci si rivolge ad un CAF per la compilazione del modello 730/2023 occorre o meno consegnare gli scontrini delle farmacie?
In precedenza, i contribuenti dovevano conservare copia degli scontrini da presentare al CAF.
Attualmente, invece, lo scontrino della farmacia è diventato “parlante” perché riporta il codice fiscale dell’interessato. In questo modo, ed in forma automatica, le spese sostenute finiscono nel cassetto fiscale del contribuente e, quindi, nel precompilato del 730.
Scontrino parlante: cos’è
Nel 2007 è stato introdotto lo scontrino parlante o descrittivo che viene rilasciato dalle farmacie.
Si tratta di un prezioso documento contabile ai fini della dichiarazione dei redditi, che riporta:
- tipologia
- quantità
- natura del prodotto acquistato
- codice fiscale del contribuente

Scontrino parlante: cos’è
La principale funzione dello scontrino fiscale parlante è di poter detrarre un certo tipo di spese. La detrazione d’imposta relativa alla spesa sanitaria corrisponde al 19% del totale annuo, ma solo nel caso in cui si superi un minimo di 129,11 euro.
Sono detraibili tutti i farmaci (con o senza obbligo di prescrizione), compresi quelli omeopatici, galenici, fitoterapici e ad uso veterinario.
Per i supermercati, invece, si parla di scontrini semi-parlanti che possono rivelarsi utili, in alcuni casi, per i concorsi a premi.
Scontrini farmacia: circolari dell’Agenzia delle Entrate
Le circolari n.14 e 15 del 19 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate chiariscono che esiste un’alternativa alla conservazione degli scontrini della farmacia. All’intermediario sarà possibile firmare un’autocertificazione specificando dettagliatamente le spese sostenute in farmacia.
La procedura è resa fattibile e semplice accedendo con lo SPID al sistema tessera sanitaria dov’è consultabile l’elenco delle spese effettuate nel corso dell’anno a cui fa riferimento la dichiarazione dei redditi.
Nell’autocertificazione occorre riportare la frase “che tale prospetto corrisponde a quello scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria”.
Nel caso in cui le spese risultino superiori a quelle presenti, sarà necessario consegnare al CAF gli scontrini e le fatture mancanti nella precompilata.
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