Cosa significa essere “cattivi pagatori” e come risolvere questa condizione. Breve guida che spiega cosa comporta pagare in ritardo un finanziamento.
“Cattivo pagatore”: che cosa significa
Il cosiddetto “cattivo pagatore” è un soggetto che ritarda oppure omette il pagamento delle rate del finanziamento che ha contratto.
Se si paga in ritardo il pagamento di un finanziamento, il dato viene registrato nei Sistemi di Informazioni Creditizi (SIC), comunemente detti, appunto, “elenco dei cattivi pagatori”.
In altri termini, essere un “cattivo pagatore” comporta l’iscrizione in registri informatici creditizi. Tale iscrizione avviene solo se il mancato pagamento della rata si prolunga per più di 2 mesi, non necessariamente consecutivi.
La banca o l’istituto finanziario, 15 giorni prima della trasmissione del dato al registro dei cattivi pagatori, è tenuta ad avvertire il debitore in modo da offrirgli la possibilità di mettersi in regola con i pagamenti. Nel caso in cui, invece, i ritardi si dovessero accumulare, i mancati pagamenti possono essere segnalati anche senza preavviso.
Per questa ragione, le banche prima di concedere un finanziamento, verificano sempre l’affidabilità del richiedente consultando le banche dati suddette.
Cosa contengono le liste dei “cattivi pagatori”
Attraverso il registro dei “cattivi pagatori”, come ad esempio Crif si possono ottenere tutte le informazioni relative alle richieste di credito e al rimborso dei finanziamenti. Nello specifico, sono riportati i dati inerenti i prodotti finanziari, gli istituti di credito eroganti e lo stato dei pagamenti in corso.
Le principali società private operanti in Italia in qualità di SIC sono:
- CRIF, Centrale Rischi Finanziaria; la società più importante e la prima ad aver introdotto un sistema di dati creditizi, altrimenti conosciuta come EURISC
- CTC, Consorzio Tutela Credito
- EXPERIAN, gruppo internazionale il cui registro viene utilizzato spesso per confrontare i dati con quelli di Crif
Le banche e le finanziarie comunicano a questi registri le informazioni relative ai clienti, nel rispetto della legge sulla privacy.
In questo modo, tali registri rappresentano un fondamentale mezzo per evitare situazioni di sovrandebitamento.
I debitori possono accedere ai propri dati contenuti nei registri dei “cattivi pagatori”?
Tutti possiamo accedere ai dati personali contenuti nei registri dei “cattivi pagatori” seguendo le procedure riportate online.
A pochi giorni dalla richiesta, la società in questione invia all’indirizzo di posta elettronica personale un documento che riporta in dettaglio le informazioni che hanno registrato.
Si possono cancellare i dati dalla Crif?
La cancellazione delle negatività presenti nei SIC avviene automaticamente dopo un determinato periodo di tempo:
- 12 mesi per ritardi di 1 o 2 rate
- 24 mesi per ritardi di 3 o più rate
- 36 mesi per prestiti non rimborsati o con morosità gravi
Tali tempistiche fanno riferimento alla data di comunicazione di avvenuta messa in regola con i pagamenti.
E’ fondamentale precisare che non si possono cancellare i dati se sono corretti.
A tal proposito si consiglia di diffidare di coloro che chiedono denaro per procedere la cancellazione.
Dopo 3 anni si verifica la riabilitazione finanziaria.
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