Resto al Sud è una tipologia di finanziamento a fondo perduto volta a sostenere la nascita e l’ampliamento di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni che appartengono al Sud Italia, tra cui Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, le zone del cratere sismico del Centro Italia, e dunque Lazio, Marche ed Umbria, e le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Possono richiedere il prestito Resto al Sud coloro che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni. Inoltre, le somme disponibili per il finanziamento raggiungo la cifra di 1 miliardo e 250 milioni di euro. Per richiederlo non ci sono bandi, scadenze o graduatorie, ma si valutano le domande in base all’ordine cronologico di arrivo.
Resto al Sud: cosa può finanziare
Il finanziamento Resto al Sud permette a coloro che risiedono nelle zone del Sud-Italia di aprire od espandere le loro attività, siano esse ditte individuali, cioè guidate da una sola persona fisica, o ditte collettive, cioè una società cui proprietà viene divisa tra più persone.
Le spese ammissibili per il finanziamento, con l’obiettivo di espandere la propria attività possono essere:
- Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (per un massimo del 30% del programma di spesa);
- Macchinari ed attrezzature nuove;
- Programmi e servizi per la tecnologia, la telecomunicazione e l’informazione;
- Spese di gestione, ad esempio materie prime, materiali di consumo, canoni di locazione e leasing, garanzie assicurative (per un massimo del 20% del programma di spesa).
Sono escluse dalle spese ammissibili quelle inerenti alla progettazione e la promozione, nonché le spese per le consulenze ed i dipendenti.

Resto al Sud: cosa si può aprire
Resto al Sud: come funziona con la partita iva
Resto al Sud risulta essere un finanziamento conveniente, tuttavia esistono alcuni requisiti da soddisfare per poterne fare richiesta.
Alcuni dei requisiti per poter richiedere il finanziamento Resto al Sud sono:
- Essere residenti, al momento della richiesta, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia, nelle isole minori marine del Centro-Nord, od in quelle lagunari e lacustri (guarda l’elenco delle isole) oppure trasferire la residenza nelle sopraindicate aree entro 60 giorni (120 se si risiede all’estero) dall’esito favorevole della richiesta;
- Non essere già titolari di altre attività di impresa esercitanti alla data del 21/06/2017;
- Non aver ricevuto altre tipologie di agevolazioni nazionali volte all’autoimprenditorialità negli ultimi tre anni;
- Non avere un lavoro a tempo indeterminato ed impegnarsi a non averlo per tutto il corso del finanziamento.
Resto al Sud si rivolge a:
- Imprese costituite dopo il 21/06/2017;
- Imprese costituende, purché la costituzione avvenga entro 60 giorni, o 120 in caso di residenza all’estero, dall’esito positivo della richiesta.
Inoltre, il finanziamento può essere richiesto dai liberi professionisti, sia in forma individuale che collettiva, purché non risultino titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della richiesta per lo svolgimento di un’impresa analoga a quella proposta, cioè con un codice Ateco non uguale fino alla terza cifra di classificazione delle attività di economia.
Resto al Sud: cosa si può aprire
Gli incentivi del finanziamento Resto al Sud si pongono l’obiettivo di sostenere attività imprenditoriali relative alla produzione di beni nell’ambito artigianale ed industriale, vale a dire quei settori relativi alla fornitura di servizi e alle attività professionali. Inoltre, dal 2021 il finanziamento include anche le attività commerciali.
In particolare, con Resto al Sud è possibile aprire le seguenti attività:
- Attività di commercio;
- Attività di erogazione di servizi ad imprese ed individui;
- Attività libero professionali;
- Attività del settore turistico;
- Attività produttive nei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura.

Resto al Sud per Partita Iva come funziona
Resto al Sud: esempio di progetto approvato
Un esempio di richiesta di finanziamento Resto al Sud vede due giovani imprenditori residenti in Campania che vogliono accedere al prestito e che la cifra da loro richiesta è di 100.000€.
A seguito dei dovuti accertamenti e valutazioni, se Invitalia dichiara il progetto finanziabile, erogherà il 35% del piano d’investimento sotto forma di prestito a fondo perduto, cioè 35.000€. La somma restante, cioè il 65%, verrà in un secondo momento erogato dalla banca attraverso un finanziamento con una durata di 8 anni. Il valore di interesse sui 65.000€ sarà a spese di Invitalia, che li restituirà successivamente direttamente ai vincitori.
Resto al Sud: come funziona se l’impresa fallisce
Nel momento in cui la propria impresa, individuale o societaria, giunge al fallimento, è possibile trovarsi nella situazione in cui risulta difficile rimborsare le rate del finanziamento, stabilite durante la stipulazione del contratto dello stesso.
In questi casi, a seguito del mancato pagamento di due, e non oltre, rate semestrali del finanziamento, l’impresa può fare richiesta ad Invitalia di una dilazione di pagamento delle rate scadute e non rimborsate. A seguito di questa richiesta, Invitalia provvederà in un secondo momento a concordare con l’attività beneficiaria un piano di dilazione del debito, che sarà tenuto a prevedere l’obbligo da parte della beneficiaria di rendere la somma dovuta, attraverso rate mensili che non dovranno in nessun caso superare il termine di scadenza del finanziamento. Il sopracitato contratto coesisterà con il piano di finanziamento originario.
Il mancato rimborso anche di una sola rata del piano di dilazione rispetto alle scadenze patteggiate comporterà alcune conseguenze, tra cui:
1. L’immediata risoluzione del programma di dilazione;
2. La risoluzione del contratto di finanziamento originariamente stipulato;
3. L’avvio, da parte di Invitalia, dei procedimenti giudiziari di recupero forzoso dell’intera somma di debito.
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