Resto al Sud è una forma di finanziamento a fondo perduto volta a sostenere la nascita e l’ampliamento di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni che appartengono al Sud Italia, tra cui Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, le zone del cratere sismico del Centro Italia, e dunque Lazio, Marche ed Umbria, e le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Possono richiedere il prestito Resto al Sud coloro che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni. Inoltre, le somme disponibili per il finanziamento raggiungo la cifra di 1 miliardo e 250 milioni di euro. Per richiederlo non esistono bandi, scadenze o graduatorie, ma si valutano le domande in base all’ordine cronologico di arrivo.
Resto al Sud per Attività Commerciali: attività finanziabili
Il finanziamento Resto al Sud 2022 si pone l’obiettivo di sostenere attività imprenditoriali relative a produzione di beni nell’ambito dell’artigianato e dell’industria, cioè quei settori relativi alla fornitura di servizi e alle attività professionali. Dal 2021 il prestito include, inoltre, anche le attività del commercio.
In particolare, fanno parte delle attività finanziabili da Resto al Sud:
- Attività produttive nei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- Attività di erogazione di servizi ad imprese ed individui;
- Attività del settore turistico;
- Attività libero professionali;
- Attività di commercio.

Vantaggi Resto al Sud Attività Commerciali
Resto al Sud per Attività Commerciali: esempio di progetto approvato
Uno scenario tipo di richiesta di finanziamento Resto al Sud si compone, ad esempio, di due giovani imprenditori con residenza in Campania che vogliono accedere al prestito e che la cifra richiesta dal business plan sia di 100.000€.
Nel momento in cui Invitalia, successivamente ai dovuti accertamenti e valutazioni, dichiara il progetto finanziabile, erogherà il 35% del piano d’investimento sotto forma di prestito a fondo perduto, cioè 35.000€. La restante parte, ovvero il 65%, verrà in secondo luogo erogato dalla banca attraverso un finanziamento avente durata di 8 anni. La somma di interesse sui 65.000€ sarà a carico di Invitalia, che la restituirà in maniera successiva direttamente ai vincitori.
Resto al Sud per Attività Commerciali: chi può usufruirne
Possono fare richiesta del finanziamento Resto al Sud coloro che hanno i seguenti requisiti:
- Età compresa tra i 18 ed i 55 anni;
- Residenza nei territori con disponibilità del finanziamento, o disposizione a trasferirsi entro 60 giorni dall’eventuale approvazione della richiesta di prestito (entro 120 giorni se si ha residenza all’estero);
- Non avere un contratto lavorativo a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
- Non essere già titolari di un’altra attività in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
- In caso di liberi professionisti, non risultare titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti la richiesta di prestito, per lo svolgimento di un’impresa analoga a quella per la quale si richiedono agevolazioni;
- Non risultare beneficiari, negli ultimi 36 mesi, di altre misure finanziarie nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
- Si ha fondato o si intende fondare imprese individuali o società, incluse le cooperative, che abbiano sede legale od operativa nelle zone destinatarie del finanziamento Resto al Sud. Per le attività già costituite, la costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21 giugno Per le società costituende la stessa deve avvenire entro 60 giorni dall’esito positivo della richiesta, o 120 giorni in caso di residenza all’estero.
Resto al Sud per Attività Commerciali: quanto tempo ci vuole
Il processo di erogazione del finanziamento Resto al Sud avviene in maniera immediata dopo l’ammissione all’agevolazione; il prestito a fondo perduto viene offerto da Invitalia per stati di avanzamento lavori (SAL). Ciò sta a significare che, una volta approvata la richiesta, il finanziamento viene erogato in maniera graduale, per step. Per richiedere la prima tranche del prestito, dev’essere realizzato almeno il 50% del programma. Può essere fatta la richiesta del primo SAL anche dinanzi a fatture non quietanzate.
I tempi di erogazione, in linea generale, sono:
- 30 giorni dalla data di ricezione dell’intera documentazione, in caso di primo SAL;
- 60 giorni, in caso di SAL a saldo. In questa situazione, il saldo viene erogato a seguito di un esame dei documenti e di un sopralluogo per verificare gli investimenti attuati e le spese sostenute.
Resto al Sud per Attività Commerciali: quanto costa una pratica
Il finanziamento Resto al Sud 2022 può ammontare fino ad una somma corrispondente al 100% delle spese, con un prestito massimo di:
- 50.000€ per ogni richiedente, somma che può arrivare a 200.000€ nel caso di società formate da quattro soci;
- 60.000€ per le sole attività esercitate in maniera individuale, con un unico soggetto proponente.
A favore del fabbisogno di circolante, si pronostica poi un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000€ per le imprese individuali e le attività professionali condotte in maniera individuale;
- Fino ad un limite di 40.000€ per le società.
Lo stesso contributo viene erogato una volta completato il programma di spesa, in maniera contestuale al saldo dei contributi concessi.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e si compongono così di:
- 50% di contributo a fondo perduto;
- 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. È Invitalia a prendersi carico degli interessi.

Esempio Resto al Sud Attività Commerciali
Resto al Sud per Attività Commerciali: come si restituisce il pagamento
Il finanziamento Resto al Sud comprende un programma di erogazione di prestito della durata di 96 mesi, cioè 8 anni, che a sua volta comprende anche un periodo di preammortamento di 24 mesi, ovvero 2 anni, che corrisponde a 4 rate. La prima di queste ultime potrà avere durata inferiore al semestre.
Il programma di finanziamento si compone di quote capitali costanti posticipate semestrali, e comprendono scadenze fisse. Dunque, il processo di rimborso del finanziamento avviene attraverso rate rimborsate ogni 6 mesi.
Resto al Sud per Attività Commerciali: spese ammissibili
Le spese ammissibili per il finanziamento Resto al Sud per le attività commerciali in Campania sono:
- Azioni edili connesse ad interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria secondo un limite massimo del 30% del piano di spesa;
- Nuovi macchinari, attrezzature ed impianti di fabbrica;
- Programmi di informatica e servizi volti alle tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) legati alle esigenze produttive dell’attività;
- Materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili e canoni di leasing per un massimo del 20% del piano di spesa.
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