Il governo intende eliminare il rimborso previsto per i lavori di efficientamento energetico, ma attualmente alcuni hanno ancora il diritto di richiederlo.
In questi giorni si fa un gran parlare del Superbonus 110%, introdotto nel 2020 dal governo Conte e concepito per assegnare un rimborso maggiorato sulle spese di ristrutturazione energetica degli immobili.
Superbonus: chi può richiederlo
Come indicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, hanno diritto al Superbonus:
- i condomini,
- le persone fisiche (a condizione che non svolgano all’interno dell’edificio interessato ai lavori attività di impresa, professionali o artigianali)
- le organizzazioni no-profit riconosciute come utili socialmente
- le organizzazioni di volontariato
- le associazioni di promozione sociale regolarmente riconosciute
Tale rimborso viene garantito per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Detrazioni: a quanto ammontano?
Le percentuali di risparmio sono:
- 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023
- 70% dal 2024
- 65% dal 2025
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato che per le spese sostenute entro la fine del 2025, il Superbonus è valido “per gli interventi effettuati nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a partire dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza”.
Quanto costa il Superbonus allo Stato?
Il premier Giorgia Meloni parla di una truffa colossale ai danni dello Stato. In effetti, i crediti scontati delle imprese sono cresciuti dai 110 miliardi previsti, a 146 miliardi.
Nel 2020 la previsione di spesa per il bonus facciate era di 6 miliardi, mentre ora è lievitato di ben 5 volte. Per quanto riguarda il Superbonus al 110%, la stima era di 35 miliardi, attualmente sta superando i 100 miliardi.
Il risultato è che le stime indicano moltissimi cantieri fermi, imprese rimaste senza soldi e che non ne possono chiederne altri se prima non concludono i lavori.
Il Superbonus sempre essere un mostro mangia soldi che crea enormi problemi alle casse dello Stato ed ai contribuenti.
Superbonus: ipotesi del governo
L’obiettivo è di limitare i danni salvaguardando comunque i lavori in corso, oltre che gli interessi dei condomini. La bomba Superbonus continua ad incendiare gli incontri ministeriali dedicati alla preparazione della manovra. Lo stesso Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia ha affermato che il Superbonus “ha effetti negativi sui conti pubblici, ingessa la politica economica non lasciando margine ad altri interventi”.
L’ipotesi di un’ulteriore stretta non viene esclusa anche se, la priorità è rappresentata dall’esigenza di limitare il danno a famiglie ed imprese.
Per quanto riguarda le proroghe, ad agosto è stata già prevista quella dei lavori nelle villette che potranno proseguire fino al termine di quest’anno, superando la scadenza fissata al 30 settembre. Si valuta un ulteriore diminuzione della percentuale che potrebbe rallentare in modo significativo il settore dell’edilizia.
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