Indice
- Che cos'è la povertà e come viene misurata dall'ISTAT?
- Qual è la soglia di reddito per non essere poveri nel 2024?
- I dati ISTAT 2024 sulla povertà in Italia
- Il ruolo del reddito di cittadinanza e degli altri sostegni economici
- La povertà multidimensionale: non solo reddito
- Le prospettive per il futuro
Che cos'è la povertà e come viene misurata dall'ISTAT?
L'ISTAT adotta un approccio articolato per definire la povertà, considerando diversi fattori oltre il semplice reddito monetario...
Povertà assoluta
La povertà assoluta si basa su un paniere di beni e servizi essenziali, come il cibo, l'abitazione, l'istruzione...
Povertà relativa
La povertà relativa considera il reddito di una famiglia rispetto a quello medio della popolazione italiana...
Soglia di povertà europea
In ambito europeo, la soglia di povertà è definita come il 60% del reddito mediano della popolazione...
Qual è la soglia di reddito per non essere poveri nel 2024?
Secondo i dati ISTAT aggiornati per il 2024, la soglia di povertà assoluta è stata incrementata per tenere conto dell’aumento del costo della vita...
Famiglia di una persona sola
Per una persona sola in una grande città del Nord Italia, la soglia di povertà assoluta è circa 940 euro al mese...
Famiglia di due persone
Una coppia che vive in una città del Nord è considerata in povertà assoluta se il reddito è inferiore a 1.320 euro mensili...
Famiglia di quattro persone
In una grande città del Nord, una famiglia di quattro persone è considerata in povertà assoluta se ha un reddito inferiore a 2.100-2.300 euro al mese...
I dati ISTAT 2024 sulla povertà in Italia
Nel 2024, il numero di famiglie in povertà assoluta è aumentato rispetto agli anni precedenti, raggiungendo circa 2,2 milioni di famiglie...
Differenze geografiche
Al Nord Italia, la povertà assoluta incide sul 7,8% delle famiglie, mentre nel Sud e nelle Isole raggiunge il 13,8%...
Povertà relativa nel 2024
La povertà relativa ha raggiunto il 13% delle famiglie italiane, con una forte disparità tra le regioni italiane...
Il ruolo del reddito di cittadinanza e degli altri sostegni economici
Per contrastare la povertà, il governo italiano ha adottato vari strumenti negli ultimi anni, tra cui il Reddito di Cittadinanza...
La povertà multidimensionale: non solo reddito
L'ISTAT considera anche fattori come la salute, l’istruzione e l’accesso ai servizi di base per misurare la povertà...
Fattori multidimensionali
La povertà multidimensionale tiene conto di aspetti come salute, istruzione e accesso ai servizi di base...
Condizioni di povertà nel Sud e nelle Isole
Le statistiche ISTAT dimostrano che in alcune aree del Sud e delle Isole, la carenza di servizi aggrava la condizione di povertà...
Le prospettive per il futuro
L’aumento della povertà assoluta e relativa nel 2024 richiede azioni concrete e mirate per ridurre le disuguaglianze e migliorare le condizioni di vita...
Il tema della povertà in Italia è complesso e in continua evoluzione. Nel 2024, il contesto economico del Paese ha subito ulteriori cambiamenti, influenzato da fattori come l’inflazione, l’aumento del costo della vita e l’impatto di nuove politiche economiche. Per definire chi è povero e chi non lo è, l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) aggiorna ogni anno le soglie di povertà, distinguendo tra povertà assoluta e povertà relativa. In questo articolo esaminiamo in dettaglio cosa significano questi termini e quali sono le soglie di reddito aggiornate per il 2024.
Che cos’è la povertà e come viene misurata dall’ISTAT?
L’ISTAT adotta un approccio articolato per definire la povertà, considerando diversi fattori che vanno oltre il semplice reddito monetario. Ecco le principali categorie di povertà misurate:
- Povertà assoluta: si tratta di una misura basata su un paniere di beni e servizi essenziali, come il cibo, l’abitazione, l’istruzione, la sanità e il trasporto. Il costo di questo paniere determina la soglia minima di reddito necessaria per garantire uno standard di vita accettabile. Chi vive al di sotto di questa soglia è considerato in povertà assoluta, non potendo permettersi beni e servizi essenziali per una vita dignitosa. Le soglie di povertà assoluta variano in base a fattori come la composizione del nucleo familiare, l’età dei suoi componenti e la zona di residenza (Nord, Centro, Sud e Isole).
- Povertà relativa: questa misura considera il reddito di una famiglia rispetto a quello medio della popolazione italiana. Secondo l’ISTAT, una famiglia è considerata povera in senso relativo se il suo reddito è inferiore al 60% del reddito mediano del Paese. La povertà relativa riflette le disuguaglianze economiche tra i cittadini e permette di individuare chi, pur avendo un reddito sufficiente per le necessità di base, ha uno standard di vita significativamente inferiore rispetto alla media.
- Soglia di povertà europea: anche in ambito europeo esistono standard di riferimento per confrontare la povertà nei diversi Paesi membri. La soglia di povertà europea è definita come il 60% del reddito mediano della popolazione di ciascun Paese. Questo parametro viene utilizzato spesso per comparare i dati tra nazioni e definire strategie di intervento comunitarie.
Qual è la soglia di reddito per non essere poveri nel 2024?
Secondo i dati ISTAT aggiornati per il 2024, la soglia di povertà assoluta è stata incrementata per tenere conto dell’aumento del costo della vita. Le soglie variano a seconda della composizione familiare e della zona geografica, riflettendo differenze di costo nei beni e nei servizi essenziali. Ecco alcuni esempi di soglie per il 2024:
- Famiglia di una persona sola: per una persona che vive in una grande città del Nord Italia, la soglia di povertà assoluta è fissata a circa 940 euro al mese. Nelle aree del Sud Italia, dove il costo della vita è più basso, la soglia si attesta attorno agli 830 euro mensili.
- Famiglia di due persone: una coppia che vive in una città del Nord è considerata in povertà assoluta se il reddito complessivo è inferiore ai 1.320 euro mensili. Nel Sud Italia, questa soglia è di circa 1.120 euro.
- Famiglia di quattro persone: in una grande città del Nord, una famiglia di quattro persone è considerata in povertà assoluta se ha un reddito inferiore a 2.100-2.300 euro al mese. Nelle aree meridionali, la soglia è leggermente più bassa, attestandosi tra i 1.850 e i 2.000 euro mensili.
Queste soglie riflettono l’aggiornamento dei prezzi dei beni e dei servizi di base, che includono spese come alimentazione, alloggio, trasporti, sanità ed educazione. Negli ultimi anni, l’aumento dell’inflazione ha portato a una revisione al rialzo di queste soglie, in modo da rappresentare meglio le difficoltà economiche vissute da molte famiglie italiane.
I dati ISTAT 2024 sulla povertà in Italia
Nel 2024, il numero di famiglie in povertà assoluta è aumentato rispetto agli anni precedenti, raggiungendo circa 2,2 milioni di famiglie, che corrispondono a circa 6,2 milioni di individui, pari al 10,3% della popolazione. Questi dati mostrano come la povertà assoluta sia in crescita, influenzata da fattori come l’aumento dei costi energetici, l’inflazione sui beni di consumo e una crescita dei salari inferiore rispetto all’aumento del costo della vita.
Le differenze geografiche sono sempre più accentuate. Al Nord Italia, la povertà assoluta incide sul 7,8% delle famiglie, mentre nel Sud e nelle Isole raggiunge il 13,8%, segno di una disparità economica ancora marcata tra le regioni del Paese. Al Sud, una famiglia su sei è in condizione di povertà assoluta, mentre al Nord è una su quattordici.
La povertà relativa, che misura le famiglie con un reddito inferiore alla media nazionale, ha raggiunto il 13% delle famiglie italiane. Nel Mezzogiorno, la povertà relativa colpisce circa una famiglia su cinque, mentre al Nord si attesta intorno al 9%, evidenziando una forte disparità tra le regioni italiane.
Il ruolo del reddito di cittadinanza e degli altri sostegni economici
Per contrastare la povertà, il governo italiano ha adottato vari strumenti negli ultimi anni, tra cui il Reddito di Cittadinanza. Questo sussidio, destinato alle famiglie con un reddito inferiore alla soglia di povertà assoluta, rappresenta una misura temporanea che punta a garantire un minimo vitale e a favorire l’inclusione nel mondo del lavoro. Tuttavia, sono emersi numerosi dibattiti sull’efficacia del Reddito di Cittadinanza, con critiche sia riguardo alle modalità di assegnazione, sia riguardo all’effettivo impatto sulla riduzione della povertà.
Nel 2024, sono stati introdotti anche incentivi fiscali per le famiglie a basso reddito e programmi di supporto per l’occupazione nelle aree svantaggiate del Paese, specialmente al Sud. Tuttavia, l’efficacia di queste misure è ancora in fase di valutazione, poiché la complessità delle dinamiche regionali richiede interventi su misura per le singole realtà locali.
La povertà multidimensionale: non solo reddito
L’ISTAT, oltre a calcolare la povertà basandosi sul reddito, considera anche altri fattori che influenzano il benessere di una persona o di una famiglia. Questo approccio multidimensionale tiene conto di aspetti come la salute, l’istruzione e l’accesso ai servizi di base. Per esempio, una famiglia con un reddito leggermente superiore alla soglia di povertà potrebbe comunque trovarsi in condizioni difficili se vive in un’area con accesso limitato ai servizi sanitari o alle strutture educative.
Le statistiche ISTAT dimostrano che in alcune aree del Sud e delle Isole, la carenza di servizi sanitari e di trasporti pubblici aggrava la condizione di povertà, poiché aumenta il costo di accesso a tali servizi per le famiglie.
Le prospettive per il futuro
L’aumento della povertà assoluta e relativa nel 2024 è un segnale che richiede azioni concrete e mirate. Tra le soluzioni possibili, vi sono politiche che incentivino l’occupazione, il sostegno alle piccole e medie imprese e un’attenzione particolare alle aree più svantaggiate del Paese. In un contesto di crescente disparità regionale, sarà cruciale sviluppare misure che favoriscano uno sviluppo equilibrato, investendo in infrastrutture, sanità, istruzione e innovazione nelle regioni più svantaggiate.
In conclusione, i dati ISTAT 2024 mostrano un quadro complesso e preoccupante della povertà in Italia, con sfide significative per il futuro. Solo con un impegno costante e una strategia di intervento mirata sarà possibile ridurre le disuguaglianze e migliorare le condizioni di vita per tutte le famiglie italiane.
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