Il credito d’imposta della ZES unica Mezzogiorno è ancora fermo. Si attende ancora il decreto attuativo per definire le modalità di accesso al beneficio. Continua a leggere l’articolo per conoscere i dettagli.
ZES unica Sud in attesa del decreto attuativo
Il decreto Sud, vale a dire il decreto legge n.124/2023, convertito nella legge n.162 del 2023, ha unificato tutte le ZES, in un’unica zona speciale.
Il cambiamento è in vigore dal 1° gennaio 2014, ma per l’accesso all’agevolazione occorre attendere.
La transizione è slittata al 1°marzo, ma rispetto all’attuazione del nuovo credito d’imposta, le tempistiche rimangono incerte.
La questione è tutta contenuta nel comma 6 dell’articolo 16 della legge di conversione del decreto Sud che prevedeva l’approvazione di quest’ultimo.
Poiché il decreto non è stato approvato nei tempi stabiliti, su questo punto è intervenuta la Legge di Bilancio 2024. La Manovra, infatti, ha riscritto il comma 6 definendo una somma di 1,8 miliardi di euro ed eliminando la scadenza dello scorso 30 dicembre per l’approvazione del decreto attuativo.
Al momento, non si conoscono ancora né il termine per l’adozione del decreto, né le modalità di accesso al beneficio.
ZES unica Sud: regioni coinvolte
Il credito d’imposta della nuova ZES unica Sud riunisce otto regioni:
- Abbruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sicilia
- Sardegna
ZES unica Sud: obiettivi e beneficiari
La ZES unica Sud si pone come obiettivo il sostegno dello sviluppo economico e la crescita nelle aree coinvolte. Intende fornire alle imprese un contesto fiscale e normativo favorevole, in grado di incentivare gli investimenti nelle regioni meridionali.
Sono coinvolte le aziende di qualsiasi dimensione operanti nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca, dell’acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.
I settori esclusi sono:
- siderurgico
- carbonifero
- trasporti
- finanziario
Affinché possano godere dei benefici, le imprese devono mantenere la loro operatività nelle zone dove sono stati realizzati gli investimenti agevolati per almeno 5 anni, a partire dal completamento degli investimenti.
In cambio dell’impegno, le aziende hanno diritto a ricevere un sostegno sotto forma di credito d’imposta calcolato sui beni acquistati.
ZES unica Sud: agevolazioni previste
Le agevolazioni finanziarie previste includono l’opportunità di accedere ad un credito d’imposta fino al 45% sugli investimenti produttivi. Tale bonus fiscale fa riferimento a nuovi investimenti con una soglia minima di 200.000 euro.
Gli investimenti ammissibili sono:
- acquisto o leasing di attrezzature (nuovi macchinari, attrezzature e impianti)
- investimenti immobiliari (terreni e acquisto, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili è ammissibile fino al 50% dell’investimento agevolato.
Gli investimenti immobiliari realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024 prevedono un limite massimo di concessione che arriva a 100 milioni di euro.
Tra le semplificazioni amministrative di rilievo è prevista l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività.
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