Indice dell'articolo
- Cos'è la cessione del quinto
- Quanta liquidità si può richiedere?
- Il calcolo del quinto dello stipendio o della pensione
- Durata del prestito e impatto sulla liquidità
- Età del richiedente: un limite importante
- Tassi d’interesse e spese accessorie
- Conclusione
Cos'è la cessione del quinto
Testo della sezione su cos'è la cessione del quinto...
Quanta liquidità si può richiedere?
Testo della sezione sulla liquidità ottenibile con la cessione del quinto...
Il calcolo del quinto dello stipendio o della pensione
Testo della sezione sul calcolo del quinto...
Durata del prestito e impatto sulla liquidità
Testo della sezione sulla durata del prestito...
Età del richiedente: un limite importante
Testo della sezione sull'età del richiedente...
Tassi d’interesse e spese accessorie
Testo della sezione sui tassi di interesse e spese accessorie...
Conclusione
Testo della conclusione...
La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è una delle forme più popolari di finanziamento in Italia, poiché consente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati di accedere a liquidità in modo relativamente semplice e con garanzie solide per le banche e gli istituti di credito. Questa tipologia di prestito è caratterizzata da un piano di rimborso basato su trattenute mensili dallo stipendio o dalla pensione, che non possono superare il quinto (20%) dell’importo netto percepito. Ma quanta liquidità è possibile ottenere con la cessione del quinto? Quali sono i limiti e i fattori che influenzano l’importo finanziabile? In questo articolo forniremo un’ampia panoramica di questa forma di finanziamento, analizzando tutti gli elementi chiave che ne determinano la fattibilità e l’importo erogabile.
Cos’è la cessione del quinto
La cessione del quinto è una tipologia di prestito personale che prevede il rimborso mediante una trattenuta diretta sulla busta paga del lavoratore o sulla pensione del pensionato, con una rata che non può superare il 20% del reddito mensile netto. Questo tipo di prestito è disciplinato dal DPR 180/1950, il quale stabilisce che può essere richiesto da:
- Lavoratori dipendenti pubblici e privati.
- Pensionati che percepiscono una pensione superiore alla soglia minima stabilita annualmente dall’INPS.
La caratteristica principale che rende questo tipo di finanziamento interessante è la sicurezza del rimborso: la rata viene trattenuta automaticamente dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale (INPS, per i pensionati), il che riduce significativamente il rischio di insolvenza per le banche e gli istituti finanziari.
Quanta liquidità si può richiedere?
L’importo della liquidità che si può ottenere con la cessione del quinto dipende da diversi fattori. Non esiste una cifra fissa o un massimo standard, poiché l’importo finanziabile è calcolato in base a:
- Stipendio o pensione netta: il quinto dello stipendio o della pensione rappresenta il limite massimo della rata mensile, e questo valore sarà alla base del calcolo per determinare la somma totale erogabile.
- Durata del prestito: la durata massima della cessione del quinto è di 10 anni (120 mesi). Pertanto, maggiore sarà il periodo di rimborso, maggiore sarà l’importo finanziabile.
- Età del richiedente: l’età del richiedente può influire sul numero di anni entro i quali è possibile richiedere il prestito. Ad esempio, per i pensionati, la cessione del quinto può essere richiesta solo se al termine del piano di rimborso non si supera una certa età.
- Tasso d’interesse applicato: il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) incidono direttamente sull’importo della rata e quindi sulla somma complessiva erogabile.
Il calcolo del quinto dello stipendio o della pensione
Il quinto dello stipendio o della pensione rappresenta il 20% dell’importo netto percepito mensilmente. Ad esempio, se un lavoratore dipendente ha uno stipendio netto di 1.500 euro al mese, il quinto sarà pari a 300 euro (1.500 x 20%). Questo sarà l’importo massimo che può essere trattenuto ogni mese per il rimborso del prestito.
Per i pensionati, il calcolo è simile, ma si deve tenere conto del fatto che la rata non può ridurre l’importo della pensione al di sotto della pensione minima garantita dall’INPS. Ad esempio, nel 2024 la soglia minima della pensione è fissata intorno a 598,61 euro, quindi la rata massima sarà calcolata sull’importo che eccede questa soglia.
Durata del prestito e impatto sulla liquidità
La durata del prestito influisce direttamente sull’importo della liquidità erogata. La durata massima consentita per la cessione del quinto è di 10 anni (120 mesi). Maggiore è il numero di mesi di rimborso, maggiore sarà l’importo erogato, poiché la somma totale del prestito sarà diluita su un periodo più lungo.
Età del richiedente: un limite importante
L’età del richiedente può influire significativamente sull’importo che si può ottenere con la cessione del quinto, soprattutto per i pensionati. Gli istituti di credito pongono limiti all’età massima del richiedente al termine del finanziamento.
Per i lavoratori dipendenti, soprattutto del settore pubblico, questo limite non è così stringente, poiché il rischio di insolvenza è considerato più basso.
Tassi d’interesse e spese accessorie
Il tasso d’interesse è un fattore determinante nella somma di denaro che si potrà ottenere. Un tasso d’interesse più basso permette di ottenere un importo maggiore a parità di rata mensile. Gli istituti di credito applicano tassi di interesse in base al profilo di rischio del richiedente, alla durata del prestito e al tipo di contratto (ad esempio, i dipendenti pubblici possono ottenere condizioni migliori rispetto ai dipendenti privati).
Il TAEG, che include tutte le spese accessorie (come costi di gestione pratica e assicurazioni), rappresenta l’effettivo costo del finanziamento. Quanto più basso è il TAEG, tanto maggiore sarà l’importo che si potrà richiedere.
Conclusione
La cessione del quinto rappresenta una forma di finanziamento sicura e relativamente semplice per chi ha un lavoro stabile o una pensione. La somma erogabile dipende da vari fattori, come l’importo netto dello stipendio o della pensione, la durata del prestito, l’età del richiedente e i tassi d’interesse applicati. Con una rata mensile che non può superare il 20% dello stipendio o della pensione, è possibile ottenere una buona liquidità, specialmente se si opta per una durata massima di 10 anni.
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