Sono cinque milioni le persone che in Italia percepiscono l’Assegno Unico. Nel 2024 alcuni beneficiari rischieranno di perderlo. Ecco cosa fare per continuare a percepirlo.
Assegno Unico: cos’è
L’assegno unico è una misura sociale che mira a semplificare e razionalizzare il sistema di sostegno alle famiglie, fornendo un unico strumento di erogazione di prestazioni economiche legate alla nascita e all’assistenza ai figli. Questa iniziativa è spesso implementata a livello governativo con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei servizi sociali e garantire un maggiore sostegno finanziario alle famiglie.
L’idea di base dell’assegno unico è quella di integrare diverse prestazioni e sussidi familiari in un unico pagamento mensile o periodico, semplificando così le procedure burocratiche per le famiglie e migliorando la trasparenza del sistema di assistenza.
Assegno Unico 2024: le novità
A partire dal prossimo anno, le famiglie interessate al beneficio si troveranno di fronte a diverse novità, tra cui l’aggiustamento dell’importo a causa dell’inflazione.
La seconda novità fa riferimento al reddito che dovrà essere inferiore a 17.090 euro, per ottenere l’importo più alto nel 2024.
In pratica, chi percepiva 189 euro al mese, il prossimo anno ne avrà 199 euro e chi percepiva la quota minima dell’assegno (54 euro), ne avrà 57 euro al mese.
Ciò nonostante, alcune famiglie dovranno agire velocemente per evitare che l’assegno gli venga sospeso.
Assegno Unico 2024: quali sono le famiglie che rischiano di perderlo
Il 2024 sarà segnato dall’eliminazione definitiva del reddito di cittadinanza. Coloro che lo percepiscono, ricevono un Assegno Unico di importo parziale che viene erogato nel rispetto di precise modalità. L’INPS ha chiarito a tal proposito che, per continuare a beneficiare dell’Assegno Unico, bisognerà formulare una nuova domanda.
Da marzo 2024, quindi, gli ex percettori del reddito di cittadinanza dovranno presentare una nuova domanda e il pagamento avverrà dal mese successivo.
In tutti i casi, bisognerà aggiornare la certificazione ISEE.
La domanda dovrà essere presentata presso il portale dell’INPS con Spid, carta d’identità elettronica o carta dei servizi oppure occorrerà recarsi presso un patronato.
L’assegno unico è spesso parte di strategie più ampie per ridurre la povertà infantile, promuovere l’uguaglianza di opportunità e migliorare la qualità della vita delle famiglie.
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