L’indagine annuale sulla qualità della vita promossa da Il Sole 24 Ore vede Bologna come la provincia italiana in cui si vive meglio.
L’iniziativa, giunta alla 33a edizione, conferisce per la quarta volta (nel 2000 – 2004 – 2011 – 2020) al capoluogo italiano, il primo posto della classifica seguita da Bolzano e Firenze che ha scalato ben otto posizioni rispetto allo scorso anno.
La ricerca, che si ripete puntualmente dal 1990, è basata su 90 indicatori statistici aggiornati nel rispetto delle ultime novità: inflazione, consumi energetici, fonti rinnovabili, riqualificazioni energetiche, partecipazione alle ultime elezioni politiche di settembre 2022, qualità della vita dei bambini, giovani ed anziani, indice di sportività e del clima.
L’analisi dei dati dal punto di vista regionale, confermano l’Emilia Romagna in una buona posizione con Parma e Reggio Emilia rispettivamente al nono ed al 13esimo posto. Il Trentino Alto Adige e la Toscana mantengono le prime posizioni con Bolzano al secondo posto e Trento al quinto; la Toscana vede il nuovo ingresso di Siena al quarto posto e Pisa al decimo.
La Lombardia mantiene ben sei località tra le prime trenta (Cremona all’undicesimo posto guadagna 26 posizioni, Bergamo al quattordicesimo perché sale di 25 posizioni, Sondrio e Lodi rispettivamente al quindicesimo e al quarantanovesimo posto). Scendono Como, Mantova, Monza e Brianza.
Diamo uno sguardo alle grandi città: Milano perde il secondo posto scendendo all’ottavo mentre Roma perde diciotto posizioni arrivando al trentunesimo posto. Cagliari al diciottesimo, Genova al ventisettesimo, Torino al quarantesimo. Napoli e Palermo, rispettivamente arrivano al novantesimo e all’ottantesimo posto.
La perdita del secondo posto di Milano dipende dal fatto che gli indicatori “ricchezza e consumi” premiano le piccole realtà e dai canoni di locazione che hanno raggiunto livelli esorbitanti.
Roma conquista il record dell’indice di litigiosità, Palermo registra un’alta quota di beneficiari del reddito di cittadinanza, Napoli è penalizzata dalla densità abitativa e dalle rapine su strada.
Oristano è in testa per “giustizia e sicurezza”, Firenze per “cultura e tempo libero”, Bologna per “demografia, salute e società”.
Ad offrire maggior benessere alle donne, nel rispetto dell’indice della “qualità della vita delle donne” è la provincia di Monza e Brianza seguita da Treviso e Cagliari. I dati che emergono rispetto alla provincia lombarda sono: il gap occupazionale di genere più basso in Italia (il 7,1% contro la media nazionale di 19,4%), il tasso di occupazione femminile più alti (69%) ed il record delle giornate retribuite a dipendenti donne (75,3%).
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