C’era da aspettarselo: complici il freddo e l’assenza di restrizioni che hanno caratterizzato gli ultimi due anni di vita sociale hanno lasciato spazio all’influenza che sembra essere la più aggressiva degli ultimi anni.
La coda del 2022 lascia a letto 762mila italiani (stima che fa riferimento alla settimana 21-27 novembre).
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Andamento influenza
L’andamento è monitorato settimanalmente dall’Istituto Superiore di Sanità che tutti i venerdì pubblica il consueto rapporto InfluNet
I bambini, in particolare quelli in età inferiore ai cinque anni, sono i soggetti più colpiti finendo con l’essere la principale fonte di contagio.
Per quanto riguarda la diffusione del virus influenzale su scala regionale, le zone più colpite risultano essere Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria. A tal proposito è opportuno sottolineare che il dato potrebbe risultare falsato perché Campania, Calabria e Sardegna non hanno la sorveglianza InfluNet attiva.
Dati sui ceppi virali
Dall’inizio della stagione all’ultima settimana stimata, i campioni clinici raccolti su diversi laboratori sono 1.511. Di questi, il 35,1% sono stati positivi al virus influenzale, di cui la quasi totalità, 99,06% è di tipo A.
Nello stesso periodo di riferimento, il Covid sembra essere meno incalzante anche se i sistemi di raccolta dati differiscono da quelli usati per monitorare l’influenza stagionale.
227.440 nuovi casi sono stati registrati dal 25 novembre al 1 dicembre. Nelle stesse giornate i decessi sono stati 635, con un aumento che sfiora il 10% in più rispetto alla settimana precedente.
Il tasso di positività medio è stato del 17%, con una flessione del 4,8% rispetto al conteggio precedente.
In tutta Italia, pazienti affetti da Covid ricoverati nelle terapie intensive sono 320.
I sintomi influenzali
I sintomi sono tipici dell’influenza stagionale: febbre alta, mal di gola, dolori diffusi, inappetenza, spossatezza. Persistono mediamente quattro o cinque giorni.
I medici consigliano di bere molto, l’assunzione di antipiretici ed escludono l’uso di antibiotici se non in casi di possibile complicazione batterica.
Consigliato il vaccino antinfluenzale soprattutto per gli anziani ed i soggetti deboli.
La situazione tenderà a peggiorare con il freddo ed il picco è previsto in anticipo, tra dicembre e gennaio.
Covid: rimane obbligatorio il vaccino per sanitari e over 50
Intanto, il vaccino anti Covid rimane obbligatorio per alcune categorie professionali e per gli over 50. Lo decide la Corte Costituzionale che reputa inammissibile e infondato quanto stato posto da cinque uffici giudiziari.
Sono considerate, per contro, ragionevoli le posizioni adottate dal Governo Draghi durante la face pandemica in riferimento all’obbligo vaccinale del personale sanitario.
Il parere della Consulta è stato accolto con favore anche dall’Ordine dei Medici.
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