L’INAD, Indice Nazionale degli Indirizzi Digitali, è uno strumento con cui puoi ottenere un domicilio digitale dove ricevere le comunicazioni ufficiali degli enti pubblici e di altre istituzioni. Continua a leggere l’articolo per conoscere tutte le novità sull’argomento.
INAD: che cos’è
L’INAD è stato istituito dall’articolo 6-quater del Codice dell’amministrazione digitale e consiste in un elenco dove i cittadini hanno facoltà di registrare il proprio indirizzo PEC dove potranno essere inviate delle comunicazioni.
Le pubbliche amministrazioni, attraverso questo sistema, potranno inviare notifiche digitali agli indirizzi PEC dei cittadini registrati all’INAD limitando sia l’uso di corrispondenza cartacea, che facilitando la comunicazione con questi ultimi.
A tal proposito è utile ricordare che, a partire dal 2024, la PEC sarà sostituita dalla REM, il nuovo standard europeo di comunicazione digitale adoperabile anche con i cittadini di altri Stati Membri.
INAD: come registrarsi
Prima di registrarsi all’INAD bisogna avere una PEC. Per collegarsi al sito dell’INAD è sufficiente digitare la parola INAD su Google e cliccare sul primo link ufficiale che risulta in elenco. Una volta all’interno del sito occorre cliccare sulla dicitura “Attiva il tuo domicilio digitale” che si trova sul menù in alto.
Per ottenere accesso al domicilio digitale, bisogna effettuare la registrazione scegliendo tra:
- SPID
- Carta Nazionale dei Sevizi, CNS
- Carta d’Identità Elettronica, CIE
Ottenuto l’accesso, bisogna seguire le istruzioni e comunicare la PEC personale.
L’associazione tra PEC e codice fiscale è univoca.
L’iscrizione all’INAD è obbligatoria?
L’iscrizione all’INAD è assolutamente volontaria. Ogni cittadino può scegliere se ricevere la corrispondenza attraverso raccomandate a.r., notifiche tramite ufficiale giudiziario o messo comunale.
Il vantaggio di non essere più legato alle modalità della posta cartacea è del tutto evidente: risparmio delle spese postali, zero rischi di perdita dei documenti.
E’ importante precisare che ci sono soggetti obbligati per legge ad avere la PEC, come ad esempio gli avvocati, gli ingegneri, le società di persone o di capitali, etc. Tali soggetti sono automaticamente iscritti all’INAD. Nel loro caso, quindi, non c’è possibilità di scelta.
Inoltre, l’iscrizione all’INAD ha effetti solo rispetto alle comunicazioni con le Pubbliche Amministrazioni.
La corrispondenza tra privati potrà continuare ad avvenire attraverso la raccomandata tradizionale
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