L’ISEE corrente è uno strumento fondamentale nell’ambito delle politiche sociali italiane, utilizzato per valutare la situazione economica delle famiglie che richiedono accesso a prestazioni sociali agevolate, sussidi o altri tipi di supporti economici. In questo articolo spiegheremo cos’è l’ISEE corrente, come si differenzia dall’ISEE ordinario, in quali circostanze può essere richiesto e come si procede per ottenerlo.
Cos’è l’ISEE corrente
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) corrente è una variante dell’ISEE ordinario che viene utilizzato per valutare la situazione economica attuale di un nucleo familiare, piuttosto che quella dell’anno fiscale precedente, che è il riferimento per l’ISEE ordinario. L’ISEE corrente è particolarmente utile in situazioni dove la condizione economica di una famiglia è variata significativamente e rapidamente, rendendo quindi non più rappresentativo l’ultimo reddito annuale dichiarato.
Differenze tra ISEE corrente e ISEE ordinario
L’ISEE ordinario si basa sui redditi e sul patrimonio dell’anno fiscale precedente alla presentazione della dichiarazione. Al contrario, l’ISEE corrente si basa sui redditi percepiti nei quattro trimestri che precedono la richiesta e su un patrimonio che viene dichiarato al momento della presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica). Questo permette di avere un quadro più aggiornato e conforme alla situazione economica reale del nucleo familiare al momento della richiesta.
Quando si richiede l’ISEE corrente
L’ISEE corrente si richiede quando ci sono state variazioni significative e improvvise nelle condizioni economiche della famiglia, come ad esempio:
- Perdita del lavoro
- Riduzione dell’orario di lavoro
- Morte di un familiare che contribuiva al reddito
- Separazioni o divorzi
- Malattie gravi che hanno impattato la capacità di lavorare
Inoltre, può essere richiesto quando si prevede che le variazioni nel reddito perdureranno nel tempo, rendendo quindi poco rappresentativo l’ultimo reddito dichiarato.
Scadenze
- Se si perde il lavoro e/o reddito si può presentare l’ISEE corrente dal 1° gennaio di ogni anno con validità di 6 mesi dalla data di sottoscrizione. Nel caso in cui un componente del nucleo familiare trova una nuova occupazione e/o riceve nuovi trattamenti assistenziali e previdenziali che non rientrano nel reddito complessivo ai fini IRPEF, bisogna presentare il nuovo ISEE corrente entro due mesi dall’inizio della variazione.
- Se si perdono sia lavoro e/o reddito che patrimonio, l’ISEE corrente può essere presentato dal 1° aprile con scadenza al 31 dicembre.
Procedura per la richiesta dell’ISEE corrente
Per richiedere l’ISEE corrente, il cittadino deve compilare una DSU che includa le informazioni relative ai redditi dei quattro trimestri precedenti alla data di presentazione. Ecco i passaggi principali:
- Raccolta documenti: è necessario raccogliere i documenti attestanti i redditi percepiti e qualsiasi variazione patrimoniale recente.
- Compilazione della DSU: la Dichiarazione Sostitutiva Unica può essere compilata online attraverso il sito dell’INPS o tramite un centro di assistenza fiscale (CAF).
- Invio e verifica: dopo l’invio della DSU, l’INPS verifica le informazioni e calcola l’ISEE corrente.
- Ricezione dell’attestazione: l’attestazione ISEE corrente viene poi inviata al richiedente, che la potrà utilizzare per le sue necessità.
Conclusioni
L’ISEE corrente è quindi uno strumento essenziale per coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica improvvisa o di significativa variazione delle proprie condizioni finanziarie. Permette di accedere a prestazioni sociali calibrate sulla situazione economica attuale, garantendo equità e supporto adeguato alle famiglie che ne hanno maggiormente bisogno.
Vuoi ottenere liquidità per realizzare i tuoi progetti? Richiedi un preventivo immediato di prestito personale FinSenas – Agente Prexta.
Compila il form per parlare con un consulente dedicato.
*I contenuti e le opinioni eventualmente espresse all’interno di questo blog non rappresentano né corrispondono necessariamente al punto di vista dell’Azienda per cui lavoro