Lo scorso 12 gennaio il Consiglio dei Ministri ha deciso la proroga del bonus benzina di 200 euro per tutto il 2023. Si tratta di un voucher per sostenere la spesa di carburanti introdotto a marzo 2022, a seguito dell’incremento dei costi delle materie prime che ha causato l’impennata dei prezzi di benzina e diesel.
L’obiettivo è di aiutare i lavoratori attraverso un incentivo erogato su iniziativa delle aziende private e dei datori di lavoro.
Tale bonus è deducibile ai fini Irpef e Ires e non prevede il pagamento di tasse e imposte.
Chi deve presentare la domanda
Non occorre presentare nessuna domanda perché la valutazione spetta all’azienda (compresi i soggetti che non svolgono attività commerciale e i lavoratori autonomi) di appartenenza: laddove il dipendente venga selezionato, riceve automaticamente l’incentivo.
Non ci sono requisiti, né limiti di reddito entro cui rientrare proprio perché è il datore di lavoro a scegliere i beneficiari.
Hanno diritto al bonus i lavoratori in possesso di un contratto a tempo indeterminato, determinato, part-time, da apprendista, da stagista o di lavori a progetto.
Rientrano anche coloro che non svolgono attività commerciale e lavoratori autonomi, a patto che abbiano dei dipendenti. L’erogazione dei buoni non prevede precedenti accordi contrattuali.
Il buono può raggiungere un valore di 200 euro per ciascun dipendente che potrà usufruire dell’incentivo attraverso buoni benzina oppure attraverso benefit aziendali. In questo ultimo caso, è possibile usufruire di vantaggi fiscali. Nel caso in cui il dipendente faccia richiesta di buoni benzina, avrà diritto all’esenzione da imposta relativa sia al paniere di beni e servizi offerti entro un importo di 258,23 euro, che ai buoni benzina per un importo di 200 euro.
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