Hai un sogno imprenditoriale, ma ti manca la liquidità per realizzarlo? Resto al Sud 2022 è la soluzione! Continua a leggere per scoprire novità, i requisiti e come inoltrare le domande.
Resto al Sud 2022: che cos’è
Resto al Sud è un incentivo Invitalia che stimola la creazione e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nelle seguenti zone:
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nel cratere sismico del centro Italia, nelle isole minori marine, lagunari, lacustri del centro Nord.
Al 1 dicembre 2021 i posti di lavoro creati sono 38.707, le agevolazioni concesse ammontano a 432,4 mln e le iniziative finanziate sono ben 10.397.
E’ un cosiddetto incentivo “a sportello” introdotto dal Decreto Legge 20 Giugno 2017, n.91 promosso dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno e Invitalia ne è il soggetto gestore.
Resto al Sud 2022: a chi è rivolto requisiti
Resto al Sud prevede agevolazioni rivolte a persone che:
- abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni e siano residenti in una delle zone d’Italia sopra elencate
- non siano già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
- non abbiano ricevuto altre agevolazioni nazionali relative all’autoimprenditorialità negli ultimi 3 anni
- non abbiano un lavoro a tempo indeterminato e s’impegnino a non averlo per tutta la durata del finanziamento.
L’incentivo è rivolto a:
- imprese costituite dopo il 21/06/2017
- imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni dall’esito positivo della domanda
- liberi professionisti (in forma individuale o societaria) che non abbiano partita IVA nei 12 mesi che precedono la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività simile a quella proposta.
- Attività produttive nei seguenti settori: trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, artigianato industria
- Attività di fornitura di servizi alle imprese e alle persone turismo.
Non sono finanziabili le attività commerciali e quelle agricole.
Resto al Sud 2022: cosa finanzia
Resto al Sud finanzia solo alcune spese, in particolare:
- acquisto di nuove attrezzature, nuovi impianti e nuovi macchinari
- manutenzione straordinaria o ristrutturazione di beni immobili fino ad un massimo pari al 30% del programma di spese
- spese per l’acquisto di materia prima, materiali di consumo, per utenze e per garanzie assicurative, fino ad un massimo del 20% del programma di spesa
- acquisto di programmi informatici e servizi per l’informazione
- opere edili a patto che riguardino l’adeguamento della sede aziendale alle esigenze produttive relative all’attività e con un limite del 30% del programma di spesa
- spese destinate alla realizzazione di siti web se legati alle esigenze produttive, promozionali o gestionali
- spese promozionali come stampa di volantini, cartelloni, biglietti da visita.
I beni agevolati sono vincolati all’esercizio dell’attività per 5 anni.
Resto al Sud 2022: spese ammissibili
Le spese ammissibili sono coperte al 100% attraverso il seguente modo:
- il 50% del finanziamento viene erogato da Invitalia a fondo perduto
- il rimanente 50% viene erogato sotto forma di finanziamento bancario
per le attività individuali è previsto un finanziamento massimo di 60.000 euro.
Resto al Sud 2022: a quanto ammonta il finanziamento
Resto al Sud finanzia l’avvio di progetti imprenditoriali fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di:
50.000 euro per ogni richiedente, che può raggiungere 200.000 euro nel caso di società composte da 4 soci
60.000 euro per le imprese esercitate in forma individuale.
A sostegno del fabbisogno circolante è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000 euro per ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
- fino ad un massimo di 40.000 euro per le società.
Tale contributo viene erogato alla fine del programma di spesa insieme al saldo dei contributi concessi
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e si suddividono in:
50% contributo a fondo perduto
50% finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Le agevolazioni sono concesse dalle banche che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI. L’elenco delle banche si trova nell’apposita sezione sul sito Invitalia.
Resto al Sud 2022: documenti necessari
Invitalia mette a disposizione una piattaforma online per far inoltrare le domande per accedere al finanziamento.
La presentazione della domanda non prevede scadenze e l’unico limite previsto si riferisce ai fondi disponibili.
La domanda è costituita dal progetto imprenditoriale che consiste in un business plan completo, da compilare online e dalla documentazione da allegare con la modulistica presente sul sito.
La guida alla compilazione della domanda è scaricabile online.
Una volta ottenuto esito positivo, occorre effettuare una serie di adempimenti che si differenziano in base alla tipologia di soggetto che ha presentato il progetto.
Le domande vengono valutate entro 60 giorni dalla data di presentazione.
Resto al Sud 2022: come vengono valutate le domande
Le domande sono valutate sulla base dell’ordine cronologico della data di presentazione. Non viene stilata una graduatoria, bensì ogni domanda viene valutata individualmente.
La verifica avviene in due diverse fasi:
- la prima è rivolta alla verifica di tutti i requisiti del soggetto o dei soggetti e del tipo di attività
- la seconda valuta le competenze dei soci e la fattibilità del progetto
Resto al Sud 2022: come si restituisce il finanziamento
L’impresa rimborsa il finanziamento attraverso il pagamento periodico di rate semestrali costanti e posticipate. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.
Per Info compila il form e sarai contattato tempestivamente.