La Nuova Sabatini è un’agevolazione disposta dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) che ha lo scopo di incentivare l’accesso al credito delle imprese e di sviluppare il sistema produttivo nazionale.
Tale agevolazione sostiene gli investimenti utili all’acquisto o all’utilizzo, attraverso il leasing, di attrezzature, impianti, macchinari, beni strumentali.
La Nuova Sabatini fa riferimento alle successive modifiche alla Legge Sabatini (vale a dire la n. 69/2013) che introdusse un contributo per l’acquisizione di macchinari, impianti ed attrezzature da parte delle piccole e medie imprese.
L’obiettivo principale della Nuova Sabatini è facilitare l’accesso al credito delle imprese e la trasformazione del sistema produttivo verso quella che viene definita come “industria intelligente” portando il Paese ad una prospettiva di 4.0.
Nuova Sabatini 2022: a chi è rivolta
La Nuova Sabatini si rivolge alle micro, piccole e medie imprese (PMI)che alla data di presentazione della domanda abbiamo i seguenti requisiti:
costituite ed iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
sono nel libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria né sottoposte a procedure concorsuali
non sono imprese in difficoltà
non hanno ricevuto aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
Nuova Sabatini 2022: settori ammessi
Sono ammessi tutti i settori produttivi eccetto:
- attività finanziarie e assicurative
- attività legate all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione.

Nuova Sabatini 2022: settori ammessi
Nuova Sabatini 2022: cosa finanzia
L’agevolazione finanzia beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali e altri beni che rientrano nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, nonché a software e tecnologie digitali.
Non rientrano le spese relative a terreni e fabbricati che fanno riferimento a beni usati o rigenerati.
Gli investimenti devono possedere i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni
- correlazione dei beni che ricevono l’agevolazione all’attività svolta dall’impresa.
Sono esclude le seguenti spese:
- costi relativi a commesse interne
- spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature usati
- spese di funzionamento, spese relative a imposte, tasse e scorte
- costi relativi al contratto di finanziamento
- singoli beni sotto i 500 euro (Iva esclusa)
- spese per l’acquisto di terreni e fabbricati.
Gli investimenti devono partire in data successiva alla richiesta di finanziamento al ministero e devono concludersi entro 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento.
L’investimento è possibile nel caso in cui sia previsto all’interno di uno dei seguenti piani:
- ampliamento della produzione
- diversificazione della produzione
- riconversione industriale
- creazione di un nuovo stabilimento produttivo.
Nuova Sabatini 2022: in cosa consiste
L’agevolazione consiste:
- le banche e gli intermediari finanziari concedono finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese finalizzati al sostegno di investimenti previsti dalla misura;
- il Ministero dello sviluppo economico dà un contributo rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
L’investimento, che può essere supportato dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, può essere coperto, interamente, dal finanziamento bancario (o leasing).
Dev’essere:
- di durata non superiore a 5 anni
- di importo compreso tra i 20.000 euro ed i 4 milioni di euro
- utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Nuova Sabatini 2022: a chi è rivolta
Il contributo erogato dal Ministero dello sviluppo economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento di 5 anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per investimenti ordinari
- 3,375% per investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Nuova Sabatini 2022: le novità
Con l’articolo 1, co. 48, della Legge n. 234/2021 presente nella Legge di bilancio 2022, si è provveduto a modificare la disciplina relativa alla misura agevolativa in esame prevedendo il ripristino dell’erogazione del contributo in più quote per tutte le domande presentate dalle imprese alle banche dal 1° gennaio 2022, restando possibile l’erogazione in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili, in caso di finanziamenti d’importi non superiori a 200.000,00 euro.
Rimane confermata l’erogazione del contributo in un’unica soluzione solo per le domande presentate dalle imprese alle banche a decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, nonché per le domande presentate a decorrere:
- dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, nei casi in cui l’importo finanziato a favore della PMI non è superiore a 100.000,00 euro
- dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, nei casi in cui l’importo finanziato a favore della PMI non è superiore a 200.000,00 euro
- dal 1°gennaio 2022, nei casi in cui l’importo finanziato a favore della PMI non è superiore a 200.000,00, come disposto dalla Legge di Bilancio 2022.
Nuova Sabatini 2022: in sintesi
La Nuova Sabatini 2022 rappresenta uno strumento fondamentale per le aziende che vogliono investire in beni strumentali ed ampliare la produzione.
Tale incentivo, unitamente al credito d’imposta per i beni strumentali, può coprire più della metà del costo di acquisizione di beni, e se combinato con altre agevolazioni del pacchetto industria 4.0, il beneficio complessivo sarebbe anche maggiore.
Un punto di forza di questo bonus risiede nel fatto che può essere richiesto durante tutto l’anno rendendo le aziende libere di farne richiesta quando lo ritengono utile.
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