Il piano di ammortamento di un finanziamento costituisce il programma di restituzione di un debito che avviene attraverso il pagamento delle rate.
Si possono considerare due categorie di ammortamento fondamentali: quello contabile e quello finanziario.
Per ammortamento contabile s’intende la procedura, relativa alla stesura del bilancio aziendale, atta a suddividere il costo di immobilizzazioni di vita maggiori a quella di un singolo esercizio in porzioni che incidono sul calcolo del reddito di esercizi futuri.
Per ammortamento finanziario, invece, s’intende il meccanismo di rimborso di un debito relativo alla concessione di un finanziamento da parte di un istituto di credito.
Piano di ammortamento di un mutuo
Il piano di ammortamento di un mutuo consiste in un prospetto di rimborso del capitale, sommato agli interessi maturati dalla banca. Tale piano stabilisce importo, tempistiche di pagamento e criteri di calcolo sia dell’ammontare delle rate che del debito residuo.
Le rate relative ad un piano di ammortamento sono costituite da due componenti fondamentali:
- quota capitale che rappresenta l’importo prestato dalla banca, ripartito secondo il periodo stabilito per la sua restituzione;
- quota interessi che indica gli interessi maturati dalla banca sulla somma erogata in prestito.
La stesura del piano di ammortamento è solitamente a cura dell’ente creditore.
Tipologie di ammortamento
Esistono diverse tipologie di piani di ammortamento:
- ammortamento a rate costanti (altrimenti detto ammortamento francese) basato su una rata costante che ha la quota interessi pari al tasso d’interesse del periodo per il debito residuo al termine del periodo precedente, e con la quota capitale data dalla differenza tra rata e quota interessi.
In altri termini, l’ammortamento alla francese ha rate uguali con una quota di interessi decrescente ed una quota capitale che aumenta progressivamente.
- Ammortamento con quote capitali costanti (altrimenti detto ammortamento italiano) basato su rate con quota capitale costante, a cui si aggiungono gli interessi sul capitale residuo. La diretta conseguenza è che le rate non sono tutte uguali: l’importo dovuto tende a ridursi perché il capitale residuo decresce e con esso anche l’ammontare della quota interessi.
- Ammortamento tedesco, simile a quello francese perché prevede rate costanti, fatta eccezione della prima. In questo caso, per ciascuna rata, la quota interessi è pagata in anticipo, mentre la quota capitale è pagata posticipatamente.
- Ammortamento con quote di accumulazione a due tassi (altrimenti detto ammortamento americano) basato sullo svolgimento simultaneo di un’operazione di investimento congiunta ad una di finanziamento. In sintesi, la rata viene suddivisa in due parti: la prima sostiene gli interessi del finanziamento e la seconda viene investita in un piano di accumulo il cui obiettivo è di dare origine ad un importo uguale al debito contratto all’inizio, per poi estinguerlo.
Anche se il nome può ingannare, in Italia il piano di ammortamento che vede la maggiore diffusione è quello alla francese.

Come calcolare la rata di un prestito
Tutti i piani di ammortamento presentano un periodo iniziale in cui vengono rimborsati gli interessi, ma non il capitale detto preammortamento.
Il preammortamento è riconducibile alle scadenze delle rate dei finanziamenti, generalmente fissate alla fine del mese. Se viene stipulato un finanziamento il 21 giugno, in assenza di un periodo di preammortamento, tutte le rate scadrebbero il 21 dei mesi successivi. Utilizzando un preammortamento di 9 giorni, le rate avranno scadenze alla fine di ogni mese.
La durata del preammortamento è variabile e dipende dalla singola banca. In passato, infatti, alcuni istituti di credito hanno usato il preammortamento come leva di marketing, permettendo ai mutuatari di richiedere preammortamenti di lunga durata. Tale soluzione consentiva ai mutuatari di pagare rate leggere nella fase iniziale del finanziamento, a cui faceva seguito rate gravate dalla quota capitale più pesante.
Piano di ammortamento alla francese
L’ammortamento alla francese prevede rate costanti ed interessi calcolati sul capitale residuo.
Per realizzare un piano di ammortamento, per ciascun ciascun periodo occorre calcolare:
quota interessi che corrisponde al capitale residuo x tasso di interesse (rapportato al periodo)
quota capitale che corrisponde alla rata (costante) – la quota interessi
(rata=quota interessi + quota capitale)
Capitale residuo che corrisponde al capitale residuo (periodo precedente) – la quota capitale.
Dopo aver calcolato la quota interessi per la prima rata, è possibile calcolare la quota capitale e il nuovo capitale residuo per differenza.
Sommando tutte le quote capitali si ottiene il capitale iniziale chiesto in prestito, mentre sommando tutte le quote interessi, si ricava il totale interessi da rimborsare (nel caso di un tasso fisso).
Poiché la maggior parte degli interessi viene corrisposto con le prime rate, il vantaggio che ne deriva da un’eventuale estinzione anticipata diminuisce con l’avanzare dei rimborsi.

Piano di ammortamento di un mutuo
Come calcolare la rata di un prestito
Se sei in grado di calcolare la rata di un prestito, puoi anche determinare la somma che puoi permetterti di richiedere per acquisti significativi come ad esempio un’automobile oppure una casa.
Se ami divertirti con i numeri, puoi calcolare manualmente la rata del prestito o il piano di ammortamento.
La formula è M = P* (J / (1-(1+J) – N)).
M= rata mensile
P= capitale o importo del prestito
J= interesse mensile (interesse annuale diviso 100 e poi diviso 12)
N= numero dei mesi per l’ammortamento, determinato dalla durata del prestito in anni.
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