La Cessione del Quinto è una tipologia di prestito personale disciplinata dal DPR 180 del 1950. In questo articolo spieghiamo qual è la cifra massima ottenibile da lavoratori dipendenti pubblici, privati e pensionati.
La Cessione del quinto è una tipologia di prestito personale regolamentata dal DPR 180 del 1950 che disciplina i requisiti per accedere al credito, le modalità per effettuare la richiesta, le modalità di pagamento e le procedure relative all’estinzione anticipata e all’interruzione del rapporto di lavoro in caso di licenziamento, infortunio o morte.
La Cessione del quinto può essere richiesta solo quando si possiede un reddito costante e fisso, come nel caso dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e i pensionati, escludendo quindi i lavoratori autonomi, i dipendenti con contratti a termine, gli stagionali e chi ha il part-time verticale.
Che importo può richiedere un dipendente privato con la Cessione del quinto?
In tutti i casi vige la regola incontrovertibile del quinto del reddito netto. Attraverso il certificato di stipendio, infatti, si può quantificare con precisione l’importo che corrisponde al quinto dello stipendio.
La procedura è la seguente:
- si divide per 12 la retribuzione netta annua
- il netto mensile che si ottiene, si divide per 5 ricavando il quinto che si può trattenere in busta paga.
L’importo massimo erogabile può essere erogato sulla base di altri due fattori:
- affidabilità del datore di lavoro
- Trattamento di Fine Rapporto di Lavoro (TFR)
Il primo punto è fondamentale perché il datore di lavoro paga di fatto il prestito ed è quindi necessario che possegga i requisiti di affidabilità richiesti dalle compagnie assicurative.
Maggiore sarà il netto in busta paga, maggiore sarà l’affidabilità del datore di lavoro e più alto sarà il TFR accantonato, maggiore sarà l’importo massimo erogabile ad un dipendente privato.
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Che importo può richiedere un dipendente statale con la Cessione del quinto?
Nel caso dei dipendenti statali, il profilo di rischio per le compagnie assicurative è assolutamente più basso, rispetto al qualsiasi datore di lavoro privato. Questo perché l’amministrazione statale non può fallire e garantisce la regolarità nei pagamenti.
Tale dato di fatto è riscontrabile confrontando il preventivo di Cessione del quinto di un dipendente pubblico con il suo omologo privato. L’alta affidabilità del datore di lavoro pubblico comporta un margine di rischio decisamente inferiore.
Sulla base di queste considerazioni, i dipendenti pubblici o statali (in particolare funzionari e dirigenti ministeriali, medici, docenti universitari, alti ufficiali delle Forze Armate), possono richiedere fino ad un massimo di 100.000 euro.
Che importo può richiedere un pensionato con la Cessione del quinto?
La Cessione del quinto della pensione rispetta la stessa logica delle soluzioni pensate per i dipendenti pubblici e statali perché l’INPS, risulta affidabile al pari dell’amministrazione centrale.
Tale tipo di Cessione del quinto è caratterizzata dal fatto di non avere rischio di perdita dell’impiego, ma del rischio di morte.
La cifra massima ottenibile da un pensionato è sempre proporzionata alla rata massima trattenibile dalla pensione che viene indicata dall’INPS nella Quota Cedibile, ma il tasso d’interesse applicato dipende dall’aumentare dell’età anagrafica.
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