Il termine “criptovaluta”, altrimenti detta criptomoneta, si compone di due parole: cripto e valuta. In pratica si tratta di una valuta nascosta, nel senso che è visibile solo se si conosce un determinato codice di accesso. In inglese si dice cryptocurrency e consiste in una moneta digitale creata attraverso un sistema di codici.
Ad oggi rappresenta una delle più interessanti applicazioni della tecnologia digitale al settore finanziario. Non esiste in forma fisica perché nasce e viene scambiata solo per via telematica. Ciò nonostante, alcuni elementi tipici delle monete a corso legale, sono stata adottati anche nel contesto delle monete virtuali dove, ad esempio, si parla di portafoglio digitale elettronico.
Previo consenso dei partecipanti alla trattativa, la criptovaluta può essere scambiata in modalità peer-to-peer (senza intermediari, ma direttamente tra due dispositivi) per acquistare beni e servizi.
La moneta virtuale può essere chiusa, unidirezionale e bidirezionale. La differenza consiste sostanzialmente nella possibilità di scambiare la criptovaluta con moneta a corso legale e nella tipologia di servizi/beni acquistabili.
La più nota è il bitcoin.
Criptovalute: caratteristiche
Le criptovalute
- non hanno corso legale in quasi la totalità del pianeta e la loro accettazione come mezzo di pagamento è su base volontaria;
- non sono gestite da enti governativi, ma sono generate e controllate da un ente emittente che ha regole proprie;
- ci sono Stati che hanno scelto di sperimentare, sotto il loro controllo, l’uso di moneta virtuale nei loro paesi come ad esempio l’Uruguay con l’e-peso;
- hanno un protocollo che definisce il modo in cui i partecipanti possono partecipare alle transazioni;
- hanno una specie di libro mastro che custodisce la storia delle transazioni;
- hanno una rete decentralizzata di partecipanti che conservano e consultano la distributed ledger delle transazioni;
- sono state pensate per ridurre un po’ alla volta la produzione.
Le criptovalute possono essere create da chiunque grazie alla cosiddetta “initial coin offering” (ICO), vale a dire una raccolta di fondi utili a finanziare un progetto imprenditoriale.
Le valute virtuali si possono vendere ed acquistare su una piattaforma di scambio, attualmente ancora non regolamentata, usando denaro legale.
Criptovaluta: i rischi
La natura anonima delle criptovalute le rende appetibili per i criminali che potrebbero adoperarle per il riciclaggio di denaro sporco e per altre attività illegali.
Le autorità di settore ritengono che le criptovalute possono anche facilitare le truffe ponendo delle perplessità rispetto alla salvaguardia dei consumatori/investitori.
Inoltre, l’assenza di un quadro giuridico chiaro può esporre il consumatore a trovarsi esposto a perdite economiche considerevoli.
Al momento, non esistono garanzie in grado di scongiurare frodi, esposizioni al cybercrime.
Criptovaluta: i benefici
I promotori delle criptovalute sostengono la loro efficienza dei pagamenti e delle rimesse estere promuovendo l’inclusione finanziaria. Inoltre, le criptovalute si sottraggono agli incentivi legati alle banche ed ai governi centrali.
Criptovaluta: il Bitcon
I Bitcon sono la prima criptovaluta decentralizzata. Allo stesso modo di tutte le altre criptovalute è controllato da un database di transizioni blockchain, che funziona come registro pubblico.
Non è previsto che il numero di Bitcon superi i 21 milioni. Limitarne il numero ne provoca la scarsità aumentando il loro valore.
Criptovaluta: l’Ethereum
Si tratta di una criptovaluta lanciata nel 2015 e, ad oggi, costituisce la seconda moneta digitale in ordine d’importanza. Funziona, prima ancora di fungere da forma di pagamento, da smart contract (codici). Ogni anno, l’emissione è limitata a 18 milioni di ether.
Criptovaluta: la tecnologia blockchain
Una blockchain rappresenta il registro pubblico decentralizzato o la lista di transazioni delle criptovalute. Una rete peer-to-peer di coloro che partecipano al mercato gestisce le blockchain e rispetta un determinato protocollo per convalidare nuovi blocchi. Ogni computer connesso alla rete scarica in automatico una copia della blockchain. Tale procedura consente a tutti di tracciare le transazioni senza dover registrare i dati a livello centrale.
La tecnologia blockchain genera una registrazione modificabile solo con il consenso del resto dei partecipanti alla rete.
Criptovaluta: il block mining
Il block mining, vale a dire estrazione di blocchi, è un processo che consiste nell’unire in una blockchain le nuove transazioni sotto forma di blocchi. Per questa attività è indispensabile l’utilizzo di un software. I blocchi si aggiungono al registro pubblico (blockchain) ogni 10 minuti circa.
Criptovaluta: la crittografia
La crittografia trova origine durante la seconda guerra mondiale quando si è reso necessario trovare sistemi di comunicazione sicuri.
Gli elementi fondamentali della crittografia che si applicano alle criptovalute sono due: l’hashing e le firme digitali.
L’hashing mantiene la struttura della blockchain e cripta gli indirizzi dei conti e le transazioni.
Le firme digitali vengono adoperate per firmare le transazioni monetarie dimostrando che il titolare di un conto ha acconsentito alla transazione.
Come investire in criptovalute
Per investire in criptovalute occorre affidarsi a broker online che mettono a disposizione una o più piattaforme di trading criptovalute.
In questo momento, il mercato delle criptovalute offre grandi opportunità ma non esclude rischi insiti nel tipo di moneta.
Il sistema più usato per investire in criptovalute è il trading criptovalute attraverso piattaforme di trading sicure e regolamentate.
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