L’indennità di accompagnamento rientra tra le prestazioni assistenziali garantite dall’INPS. Cosa fare per ottenerla.
Indennità di accompagnamento: cos’è
L’indennità di accompagnamento è un aiuto economico versato dall’INPS a chi possiede determinati requisiti sanitari e risiede in Italia, a prescindere dall’età e dal reddito personale annuo.
Si tratta di una prestazione assistenziale diretta ai soggetti riconosciuti mutilati o invalidi totali che non sono in grado di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore.
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Per ottenere l’aiuto bisogna possedere nello specifico i seguenti requisiti:
- riconoscimento inabilità totale e permanente (100%)
- riconoscimento impossibilità a deambulare in modo autonomo senza l’ausilio di un accompagnatore
- riconoscimento impossibilità di compiere atti quotidiani senza un’assistenza costante
- residenza stabile in Italia
- cittadinanza italiana
- per cittadini stranieri comunitari, iscrizione all’anagrafe del comune di residenza
- per cittadini extra-comunitari, permesso di soggiorno di almeno un anno
Indennità di accompagnamento: quanto spetta
Il 22 dicembre 2022, l’INPS attraverso la Circolare n.135, ha diffuso gli importi relativi alle prestazioni assistenziali previste per l’anno 2023.
Per quanto attiene all’indennità di accompagnamento, l’importo è di 527,16 euro.
Tale cifra viene erogata direttamente dall’INPS senza alcuna trattenuta, compresa l’Irpef.
Come fare domanda di indennità di accompagnamento
La domanda di indennità di accompagnamento va trasmessa all’INPS collegandosi al portale inps.it – sostegni, sussidi e indennità – indennità di accompagnamento agli invalidi civili provvisti delle credenziali SPID, CIE o CNS.
Altrimenti bisogna rivolgersi ad un Patronato o ad un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Durata indennità di accompagnamento
Durata indennità di accompagnamento
Abbiamo visto che l’importo dell’indennità di accompagnamento per il 2023 è di 527,16 euro per una durata di 12 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o dalla data indicata dalla commissione sanitarie all’interno del verbale che attesta l’invalidità civile.
L’aiuto viene sospeso laddove il beneficiario effettui un ricovero totalmente a carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.
Il beneficiario dell’indennità di accompagnamento può uscire da solo?
Percepire l’indennità di accompagnamento non prevede che si possa uscire di casa solo con un accompagnatore. Tale obbligo rappresenterebbe una limitazione significativa rispetto alla libertà personale. Piuttosto, è previsto l’accertamento di quali soggetti possano aver bisogno dell’accompagnatore.
Gli invalidi al 100% hanno diritto all’accompagnamento?
Il riconoscimento dell’invalidità civile al 100% non comporta in automatico il diritto all’indennità di accompagnamento che spetta solo quando l’invalido non è in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.
Che differenza c’è tra Legge 104 e indennità di accompagnamento?
La Legge 104 è concessa quando è riconosciuto l’handicap. L’accompagnamento quando viene riconosciuta l’invalidità permanente o totale.
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