L’atto di benestare è un documento non obbligatorio che viene inviato dalla banca o dalla finanziaria all’azienda presso cui lavora il richiedente una Cessione del Quinto.
Attraverso l’atto di benestare, il datore di lavoro viene a conoscenza dell’operazione finanziaria sincerandosi della veridicità delle informazioni e comunicando eventuali variazioni.
Il datore di lavoro provvede a firmare ed inviare l’atto di benestare alla finanziaria che può erogare la Cessione del Quinto.
In alcuni casi, l’amministrazione può decidere di non firmare l’atto ricevuto dalla finanziaria e di emetterne uno in sostituzione, oppure, può decidere di non fare nulla ed in questo caso la tempistica si allunga, ma è sufficiente fornire alla finanziaria l’ultima busta paga sulla quale viene trattenuta della Cessione del Quinto. Tale procedura, consente di procedere alla messa in quota della rata: l’azienda che non ha firmato il benestare, trattiene al dipendente la rata dallo stipendio. L’impegno è quindi di rimborsare mensilmente le quote stabilite dal piano di ammortamento.
L’atto di benestare non viene adoperato solo nel caso di lavoratori dipendenti ma anche per i pensionati.
L’invio avviene tramite raccomandata o tramite PEC.
Atto di benestare: cosa contiene
L’Atto di benestare contiene informazioni diverse che dipendono dal tipo di prestito e del richiedente che può essere dipendente pubblico, statale, privato o pensionato.
Le informazioni che devono sempre essere contenute sono:
dati anagrafici del richiedente
informazioni relative al prestito come numero rate, decorrenza, eventuali finanziamenti da estinguere.
Atto di benestare: tempistica
Generalmente le amministrazioni non impiegano tempi lunghi per la restituzione del documento e la tempistica si aggira orientativamente tra uno e tre giorni.
In caso di atto di benestare INPS, la tempistica si riduce ulteriormente diventando praticamente immediata.
Atto di benestare per rinnovo Cessione del Quinto o Delega
Se il dipendente ha in corso Cessione del Quinto, delega di pagamento, trattenute o pignoramenti da estinguere prima dell’erogazione del nuovo finanziamento, l’amministrazione può:
firmare l’atto di benestare con la clausola che il finanziamento si attiverà solo dopo aver ricevuto liberatorie e quietanze dei debiti da estinguere
firmare una lettera di priorità (caso particolarmente frequente nelle amministrazioni INPS) con cui viene notificato alla finanziaria che, in caso di estinzione anticipata dei debiti in corso, la stessa avrà diritto prioritario di notificare la nuova Cessione del Quinto.
Cessione del Quinto: caratteristiche
La Cessione del Quinto è un tipo di finanziamento che prevede la restituzione della somma attraverso una trattenuta mensile direttamente dallo stipendio o dalla pensione, non superiore ad un quinto del suo valore.
Il contratto stipulato con una finanziaria prevede una durata minima di 24 mesi ed una massima di 120.
A questo tipo di finanziamento possono accedere dipendenti privati, pubblici e pensionati.
Prima della stipula del contratto è utile fare alcune considerazioni sulla reale portata del finanziamento. Prima di tutto, andando ad influire sul 20% dell’entrata mensile, è necessario che lo stipendio o la pensione sia capace di compensare la trattenuta in busta paga. Questo significa che la Cessione non deve influire negativamente sulla capacità della spesa della famiglia. Inoltre, occorre considerare l’effettiva stabilità della condizione lavorativa del richiedente: essere titolari di un contratto a tempo indeterminato, non significa necessariamente essere esenti da eventuali problemi futuri soprattutto se si lavora in un settore in crisi.
Cessione del Quinto: tempi di liquidazione
Tra le domande più frequenti sulla Cessione del Quinto e sui finanziamenti in generale la più frequente è: quanto tempo devo aspettare per avere i soldi?
La risposta non è scontata perché la tempistica di erogazione del prestito dipende da una serie di variabili non sempre controllabili apriori.
Ciascun ente o azienda ha i suoi tempi per emettere documenti che sono indispensabili a all’approvazione della pratica.
Per le aziende pubbliche e private il documento più importante è il certificato di stipendio per il quale occorrono poche ore o diversi giorni.
Per i pensionati occorre la Quota Cedibile che può essere facilmente scaricata online.
Delega di pagamento: che cos’è
La delega della Cessione del Quinto, definita anche doppio quinto, è una tipologia di prestito della durata massima di dieci anni che consente a coloro che sono in possesso di una Cessione del Quinto dello stipendio di aumentare l’importo del finanziamento di un aggiuntivo quinto. Di conseguenza, la rata di Cessione del Quinto e la rata della delega non possono, in maniera cumulativa, superare i due quinti, cioè il 40%, dello stipendio.
Possono fare richiesta della delega di Cessione del Quinto i:
- Lavoratori statali;
- Lavoratori dipendenti del settore pubblico;
- Lavoratoti dipendenti del settore privato.
Non possono, pertanto, farne richiesta i pensionati, a differenza del finanziamento della Cessione del Quinto. I lavoratori autonomi ed i liberi professionisti non possono usufruire né della delega di pagamento, né della Cessione del Quinto INPS, in quanto sprovvisti della busta paga utilizzata come garanzia di un reddito sicuro a cui applicare le modalità di rimborso previste dai finanziamenti.
Se hai bisogno di liquidità, rivolgiti ad un nostro consulente dedicato in grado di fornirti assistenza gratuita e senza impegno.
Compila il form per ricevere preventivo e consulenza immediati.