Il SELFIEmployment è un tipo di finanziamento con prestiti a tasso zero che promuove l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali promosse da donne inattive, disoccupati di lungo periodo e NEET, cioè tutti quei giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione professionale. Il finanziamento è valido su tutto il territorio nazionale.
SELFIEmployment 2022: come funziona
SELFIEmployment è una tipologia di finanziamento a fondo perduto, vale a dire con prestiti a tasso zero. Ciò significa che si tratta di un tipo di finanziamento che non prevede l’obbligo di restituzione del capitale offerto e dei suoi interessi e non prevede la necessità di dimostrare alcuna garanzia o di un garante.
Il finanziamento a fondo perduto SELFIEmployment finanzia la creazione e l’avvio di nuove attività imprenditoriali, consentendo somme di investimento che partono dai 5.000 euro fino ad arrivare ai 50.000 euro.
Le quote erogabili sono:
- Microcredito, con somme da 5.000 a 25.000 euro;
- Microcredito esteso, con somme da 25.001 a 35.000 euro;
- Piccoli prestiti, con somme da 35.001 a 50.000 euro.
Essi sono dei finanziamenti agevolati che non prevedono interessi, garanzie e sono rimborsabili in 7 anni, cioè 84 mesi, attraverso rate mensili che iniziano appena siano passati 12 mesi dall’erogazione del finanziamento.
Attraverso SELFIEmployment è possibile finanziare le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche sotto forma di franchising, tra cui:
- Commercio al dettaglio e all’ingrosso;
- Manifatturiere e artigiane;
- Risparmio energetico ed energie rinnovabili;
- Servizi per l’ambiente;
- Servizi alle imprese;
- Servizi alla persona.
Vengono esclusi i settori inerenti alla pesca e all’acquacoltura, la produzione primaria in agricoltura ed altri settori inseriti dell’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013.
Le spese ammissibili rispetto a questo tipo di finanziamento riguardano, ad esempio:
- Strumenti, attrezzature e macchinari;
- Opere murarie, entro un limite massimo del 10% (un decimo) della somma totale delle spese ammesse dal finanziamento;
- Hardware e software;
- Spese di gestione, come ad esempio utenze, servizi informatici, premi assicurativi, locazione di beni immobili e canoni di leasing, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, salari, e stipendi e così via.
SELFIEmployment 2022: quali sono i requisiti
Per poter fare richiesta del finanziamento SELFIEmployment è necessario, oltre che essere maggiorenni e residenti nel territorio nazionale, far parte di una delle seguenti categorie:
- NEET, acronimo di Not in Education, Employment or Training, cioè quelle persone con almeno 18 anni di età che al momento della presentazione della domanda si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il compimento dei 29 anni, e che non sono impegnate in altre attività quali lavoro, studio o percorsi di formazione professionale;
- Donne inattive, ovvero donne che al momento della presentazione della richiesta risultano essere disoccupate, dunque non occupate in altre attività lavorative;
- Disoccupati di lunga durata, cioè coloro che al momento della presentazione della richiesta non risultano essere occupati in altre attività di lavoro e che hanno presentano da almeno un anno una DID, vale a dire la dichiarazione di disponibilità al lavoro.
È da precisare che coloro che appartengono alla categoria di donne inattive e di quella dei disoccupati di lunga durata non necessitano di essere iscritti a Garanzia Giovani.
SELFIEmployment 2022: come ottenere un finanziamento a fondo perduto
Per riuscire ad ottenere il finanziamento SELFIEmployment tutto ciò che si deve fare è inviare l’istanza, insieme alla documentazione prevista, in modalità online. Altre forme di invio non sono ammesse, pena rifiuto della richiesta.
Per poter procedere con l’invio online della richiesta bisogna registrarsi in maniera corretta ai servizi di Invitalia, segnalando con precisione l’indirizzo PEC, cioè l’indirizzo di posta elettronica certificata.
Una volta effettuata la registrazione ad Invitalia, è possibile fare accesso all’area riservata per poi procedere con la compilazione online della domanda. Per proseguire con il processo è necessario non solo possedere una PEC, ma anche la firma digitale.
Una volta inviata, la propria richiesta sarà valutata dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa attraverso un ordine cronologico di arrivo delle domande e fino alla fine delle risorse stanziate e disponibili. Non appena si sarà concluso l’accertamento formale dei requisiti posseduti e dichiarati nella richiesta, Invitalia proseguirà poi con una valutazione delle competenze gestionali e tecniche di chi richiede e del progetto in base alla sostenibilità finanziaria.
Entro un periodo di 60 giorni, circa due mesi, dall’invio della domanda, Invitalia sarà tenuta a comunicare l’approvazione o meno circa l’ammissibilità dell’agevolazione.
Non essendoci un vero e proprio bando per la richiesta dell’agevolazione SELFIEmployment, l’unica modalità di richiesta è quella della domanda online. Proprio per questo motivo è di fondamentale importanza, se si è davvero interessati al finanziamento, affrettarsi nell’inviare la domanda e di compilarla con estrema attenzione, affinché non si perda quest’occasione.
Un’altra tipologia di finanziamento volta ad aiutare le persone che vivono nel Sud Italia nel far nascere la propria attività, che al pari di SELFIEmployment non prevede nessun bando in particolare, ma la semplice valutazione della domanda in ordine cronologico di arrivo, è Resto al Sud.
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Infine, una volta ottenuta l’agevolazione SELFIEmployment colui che riceve il finanziamento deve impegnarsi a costruire l’attività e individuare una sede operativa (se non lo ha già fatto all’interno della domanda) entro 3 mesi dall’erogazione del prestito ed è tenuto a completare il programma di investimento entro 18 mesi, cioè un anno e mezzo, dalla stipulazione del contratto del prestito.
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